Claudio Olivero, amore per la natura e per il biologico in terra piemontese

L’Azienda Agricola Claudio Olivero ha radici storiche. L’inizio fu con l’attività di famiglia, un allevamento di bovini a Monasterolo di Savigliano (un piccolo paese nel cuneese) e con la quale Claudio Olivero conobbe da vicino il lavoro del contadino.

Cresciuto con i ritmi della natura, ha maturato un profondo rispetto per il lavoro della campagna così come lo si faceva una volta, puntando al tempo stesso verso tecnologie innovative ed ecosostenibili.
Con questa ispirazione, trasforma l’attività dell’azienda familiare dall’allevamento di bovini all’allevamento delle galline e alla produzione di uova
  secondo il metodo biologico, che garantisce benessere e permette una grande libertà agli animali.

Decide anche di coltivare lui stesso tutto il mangime biologico delle sue galline, permettendo un controllo completo e la massima qualità del mangime.

Il risultato è una produzione trasparente all’interno di un ciclo chiuso (riciclando la materia organica) che permette di creare un rapporto chiaro e limpido con i consumatori, offrendo un prodotto sicuro e di qualità indiscutibile.

Nella visione di Claudio agricoltura, artigianalità e modernizzazione devono essere un tutt’uno, per offrire alimenti sani e buoni, rispettosi della società e dell’ambiente.

Grazie alla strada intrapresa la sfida continua, con un costante impegno in un lavoro etico e al cento per cento biologico.

Abbiamo intervistato Virginia Olivero responsabile marketing  dell’ azienda.

Quanto è importante tutelare tutto quello che si interfaccia con il vostro lavoro?

Sicuramente il valore del territorio e della natura è altissimo. Noi ci basiamo su quello, per noi è un pilastro del nostro lavoro rispettare tutto l’ecosistema. Da lì poi parte tutto il lavoro biologico, evitando ogni tipo di inquinamento, come i pesticidi e tutto il resto, sia per il bene della terra che del consumatore.
Oggi la nostra visione è quella di tutelare il cosiddetto “ciclo chiuso” della natura ed è il valore più grande che dobbiamo sempre rispettare come azienda.

La sua azienda ha una storia importante, ma anche antica. Quali valori sono stati trasmessi in campo lavorativo dal passato alla sua generazione?

Mio padre ha conservato tutti i valori che gli ha trasmesso mio nonno. La terra sicuramente rappresenta il fondamento di tutto. Se la lavori bene, produce bene. Come abbiamo sempre detto, noi siamo partiti da un contesto piccolo per crescere piano, tutto questo è stato costruito grazie alla dedizione e all’amore per il lavoro. Una resilienza unica quella di mio nonno e mio padre che ci rimanda a tempi antichi, ma anche attuali, perchè mio padre ha ereditato la passione dal nonno ed ha  costruito un’ azienda importante nel campo delle uova e del bio.
Siamo stati tra i primi a scegliere la strada del totalmente biologico, facendolo a nostro modo, anche contro il parere di alcuni esperti del settore.

 Qual è oggi il feedback ricevuto dal mercato?

Con i nostri collaboratori ci interfacciamo sempre con i clienti. Devo dire che negli ultimi tempi c’è una particolare attenzione al biologico. Si dà maggiore rilievo alla qualità, in un’ equazione potremmo dire lavoro è uguale valore; il prodotto  diventa un valore aggiunto per il negoziante, da passare poi al cliente.
Riscontriamo poi un feedback positivo dal settore dei prodotti sostenibili.
Inoltre, come eccellenza ci occupiamo anche di zabaglione e biscotti, lavorando sul prodotto uovo, sempre con l’obiettivo di un prodotto top, andando sempre a tutelare la qualità e la sostenibilità.
Oggi c’è un’enorme attenzione alla filiera: dalla lavorazione alla concimazione, tutto rimane all’interno di un circuito che tutela madre terra. Questa è la vera sostenibilità.

Un aggettivo per descrivere , la terra e il lavoro che si fa nei campi. Quale sceglierebbe?

 La prima parola è sicuramente generosa, ma in maniera condizionata. E’ come una madre sempre generosa con i figli, ma che vuole sempre il rispetto. Ma anche unica, e sicuramente anche comunicativa, perchè pensando alla figura di mio padre, possiamo dire che lui ha un rapporto speciale con la natura, lui ci “parla” in un certo senso.