Negroamaro e Primitivo? Sono tra i primi dieci vini più apprezzati al mondo - Sapori News Negroamaro e Primitivo? Sono tra i primi dieci vini più apprezzati al mondo

Il presidente enologo Angelo Maci ripercorre la storia della viticoltura nel Salento durante la straordinaria vendemmia 2021

Allegro come un brindisi, profumato come i vigneti, coinvolgente come le cascate di uva, che scorrono frizzanti in Cantina e che assomigliano alle fresche cascate delle sorgenti del Sele a Caposele, il fiume che dà vita alla Puglia.

Si brinda alle vendemmie dei pregiati vini in Cantine Due Palme, la più grande cantina cooperativa del Sud.

E’ iniziata la raccolta delle uve di Negroamaro. Con antica sapienza e tecnica contemporanea le donne tagliano delicatamente i grappoli di negroamaro e li adagiano nei plateaux, cassette spaziose e ben aerate dove i grappoli resteranno ben distanziati  l’uno dall’altro.

L’allegria si diffonde nell’aria come il profumo intenso di uva. Si brinda a questa vendemmia straordinaria 2021 dove le uve sono molto sane, grazie ad un’estate molto calda.

E durante la vendemmia il presidente ed enologo di Cantine Due Palme, Angelo Maci, rilascia un’intervista che diventa una pagina di Storia della viticoltura pugliese:

“Negroamaro e Primitivo sono ormai tra i vini più apprezzati al mondo. Il Primitivo è al secondo posto nell’indice di gradimento e il Negroamaro al quarto! Sono stati premiati gli sforzi e il coraggio di noi viticultori che abbiamo deciso di investire tutte le nostre energie in questi vitigni che un tempo venivano inviati come vini da taglio in Francia e nel Nord Italia. Io stesso ho riempito tantissime navi cisterna, dove era proibito scrivere Primitivo o Negroamaro, ma bisognava scrivere Vino da tavola”.

In questi anni l’agricoltura è cambiata. Stiamo assistendo ad una delle poche vendemmie manuali. Oggi i contadini hanno il trattore con l’aria condizionata”.Negroamaro e Primitivo? Sono tra i primi dieci vini più apprezzati al mondo - Sapori News

I vigneti si estendono a perdita d’occhio. Sono più di mille i soci di Cantine Due Palme e gli ettari vitati sono oltre tremila! Abbracciano le tre provincie di Lecce Brindisi e Taranto nelle zone Salice Salentino dop, Brindisi dop e Manduria dop.

Intanto le uve di negroamaro delicatamente adagiate nei plateaux arrivano nelle sale di essiccamento. Vi resteranno per circa un mese, per concentrare al massimo il bouquet di profumi e di sapori dei vini pregiati come 1943, Selvarossa e il passito Cuori Arsi.

Spiega l’enologo, Francesco Fortunato Maci: “In queste sale vi è un sistema di ventilazione che permetterà alle uve di raggiungere un essiccamento naturale. Vengono sottoposte a controlli continui e saremo noi enologi a decidere quando i grappoli saranno pronti per essere pigiati per andare ad arricchire i vini più pregiati”.

Intanto in cantina arrivano i carichi di uva. Vengono sottoposti al controllo qualità, che ne verifica il grado zuccherino.

E poi avviene lo scarico delle uve a bacca bianca da cui nascono vini intensi e corposi e delle uve a bacca nera, da cui nascono i grandi rossi e rosati. Le cascate di uva mettono tanta allegria. Impregnano l’aria con il loro profumo.

Tintinnano in campagna i calici.

Tintinnano le bottiglie nella catena di imbottigliamento capace di imbottigliare fino a 100mila bottiglie al giorno, 18mila all’ora per una produzione che è arrivata a 20milioni di bottiglie l’anno, apprezzate e amate in tutto il mondo.

Cantine Due Palme è come una grande orchestra dove ciascuno suona la sua parte.

I volti dei soci, disegnati dal sole, stanchi ma felici, sono le note più belle.

Ne viene fuori una grande Musica Sinfonica.

E con i giovani che apportano nuove idee, la sapienza si tramanda e si rinnova di generazione in generazione.

Carmen Mancarella