La torta caprese, le leggende che accompagnano la sua nascita - Sapori News Ci sono elementi culturali che da sempre sono tipici di un luogo, che possa essere un gioco, un prodotto culinario o un abito. Ad esempio in Liguria e nel Basso Piemonte nasce la tradizione di giocare alla cirulla, noto gioco di carte, variante più complessa della Scopa. Nella cultura napoletana, invece, sono molti i riferimenti al cibo. Non a caso uno dei dolci più ricordati è la torta caprese. Questa è un dolce dal sapore unico che colpisce dai più grandi ai più piccoli.

Sono tanti i segreti che accompagnano il must della pasticceria campana, ma uno è stato svelato: manca l’inserimento della farina durante il processo di preparazione. Proprio l’assenza di questo ingrediente apparentemente essenziale ha decretato il suo successo, nonostante la sua dimenticanza all’inizio sia stata definita un grave errore.

I segreti non accompagnano solamente la lavorazione, ma anche la sua nascita. Infatti su di questa girano numerose leggende, miti e racconti popolari che cercano di dare una risposta all’interrogativo: “Com’è nato questo dolce? “. Eccone due più interessanti.

La torta caprese e Maria Carolina d’Asburgo

La prima leggenda che vi raccontiamo e che ruota intorno le origini della torta caprese, trova i suoi protagonisti nei reali della dinastia Borbone. Si narra che la moglie di re Ferdinando IV di Borbone, l’austriaca Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, desiderasse assaggiare una torta Sacher. Un giorno la regina si recò verso le cucine del Palazzo Reale e chiese al cuoco di prepararle la sua amata torta Sacher. Quei cuochi, però, erano tutti di origine francese e non conoscevano minimamente le ricette. Così chiesero alla regina di spiegargli il metodo di preparazione, ma non riuscirono a replicare la torta austriaca. Da quella confusione nacque la torta caprese, allora considerato un dolce insolito e malriuscito. La regina Maria Carolina, però, se ne innamorò perdutamente dopo averne assaggiato una fetta e si complimentò con i suoi monsieur. Quest’ultimi sono artefici di tante delizie nate per sbaglio, infatti ebbe una sorte simile anche il babà.

Un dolce nato sotto lo sguardo terrificante di Al Capone

La seconda leggenda sulla nascita della torta caprese affonda le sue origini in America, negli ambienti malavitosi. Questo racconto, in particolar modo parla del mafioso statunitense di origini italiane Al Capone. Tutti noi conosciamo il famoso gangster, per aver instaurato contatti diretti tra la camorra newyorkese e quella napoletana. Proprio questo rapporto malavitoso fu la causa della nascita della torta caprese. Il gangster, durante gli anni 20, inviò due sue scagnozzi nel Sud Italia per concludere degli affari. Quest’ultimi, una volta giunti a Napoli in compagnia di alcuni amici partenopei, raggiunsero l’isola di Capri. Qui si recarono nella rinomata e prestigiosa pasticceria di Carmine Di Fiore. Il famoso pasticcere capì subito con chi stesse avendo a che fare e il timore fu così forte che sbagliò la preparazione di una torta al cioccolato che gli fu chiesero i due, dimenticando di inserire, proprio, la farina nell’impasto. I due, però, gradirono quel sapore particolare e chiesero di quale torta si trattasse. Il signor Di Fiore non seppe rispondere di primo impatto ma poi decise di improvvisare e battezzò quel dolce come “torta caprese“.