Portare sulla tavola delle feste il Salmone selvaggio dell’Alaska ci permetterà di fare festa, anche se si sarà in pochi, in questo strano Natale “orfano” di lunghe tavolate e di cenoni pantagruelici.

Questo gioiello del Pacifico ha dalla sua la versatilità: è perfetto per tutti i menù, dai più classici ai più fantasiosi, dai più semplici ai più elaborati. Per dar via libera alla propria creatività.

Qualsiasi tradizione portiate in tavola, da quella più a nord a quella più a sud, il salmone, fresco o affumicato, è la scelta perfetta per dare un tocco in più di raffinatezza e di esclusività. Perché questo straordinario pesce dia il meglio di sé è però importante essere selettivi nella scelta e, per qualità e sapore, il salmone selvaggio dell’Alaska è quanto di meglio possiate trovare sul mercato.

Carni tenere, dal classico sapore di mare, perfetta consistenza, ecletticità, sono solo alcune delle sue peculiarità. Infatti, il suo essere selvaggio è una garanzia assoluta di salubrità e di sostenibilità. Peculiarità che derivano innanzitutto dall’habitat in cui nasce, cresce e si sviluppa, acque freschissime e incontaminate che offrono come cibo la naturalità di plancton e di piccoli crostacei, altrettanto incontaminati. E, proprio per queste caratteristiche, il salmone selvaggio dell’Alaska è un’assoluta garanzia di altissima qualità.

Il “fresco” che viene commercializzato per gran parte dell’anno e quindi, anche in questo periodo, è in realtà surgelato, ma questo nulla toglie alle sue qualità organolettiche e nemmeno al suo sapore originale. Infatti, per ottemperare alle rigide regolamentazioni sulla pesca vigenti in Alaska, stipulate per garantire la continuità della specie e la salvaguardia dell’ambiente, il salmone, appena pescato (da maggio a ottobre) viene surgelato sul campo dalle navi di stabilimento con un procedimento rapidissimo che garantisce il tipo di trasformazione.

Se poi decidete di scegliere la versione affumicata scoprirete non solo tutto il colore intenso uniforme delle sue carni ma proverete la meravigliosa sensazione di un salmone che si scioglie letteralmente in bocca lasciando un delizioso retrogusto.

Lo abbiamo definito versatile e, infatti, sono tante le ricette con cui potete cimentarvi, dagli antipasti, ai primi piatti, ai secondi e potete persino dimostrare la vostra abilità con “i crudi” degli chef stellati giapponesi.

Se poi puntate al massimo dello “chic”, al salmone selvaggio potete accostare un’altra specialità dell’Alaska: l’Ikura, ovvero il caviale rosso, una prelibatezza che potete utilizzare per preparare tartine e tanto altro.

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