Un gustoso viaggio a Korčula - Sapori News

“Più a sud vai, meglio mangi”, il detto vale per tutto il mondo, in Croazia assume un significato particolare. L’isola di Korčula e famosa per i suoi vini bianchi e per la tradizione che vuole che qui sia nato Marco Polo. L’architettura e la storia della cittadina di Korčula sono ricche di fascino.

Il centro storico è circondato dalle mura e le sue vie sono costruite in forma della lisca di pesce che consente il libero flusso d’aria ed allo stesso tempo protegge da venti forti. Probabilmente la forma che richiama un pesce non è casuale, qui si mangia infatti molto pese pescato nel limpido mare. Il pesce azzurro come le sardelle viene messo sotto sale e utilizzato in inverno. Il pesce fresco viene cotto sulla brace oppure si frigge, tantissime sono le ricette per cucinarlo, fra queste il brodetto di pesce con verdura accompagnato dalla polenta in ricordo della cucina veneta.

A Korčula, un bel piatto di sardine alla griglia sono la specialità del luogo. Dalla vicina cittadina di Ston, provengono le ostriche dal sapore particolare da cui, secondo tanti artisti, sarebbe nata Afrodite, dea dell’amore.

Dall’entroterra provengono le “krpice sa zeljem” (pasta con i cavoli), il tacchino con i “mlinci” (sfoglia di pasta), gli štrukli (pasta sfoglia ripiena di formaggio, i medenjaci (biscotti al miele) e i paprenjaci (biscotti speziati).
Tanti i doni del mare: molluschi bivalvi, pesci e crostacei, che ben si sposano con una vasta scelta dei vini isolani: il grk, il pošip, il plavac ed il rubata.
Tra le stradine della città tanti ristoranti consentono di gustare piatti dai sapori mediterranei in un’atmosfera intima e riservata.

La cucina croata è ricca di sapori e gustosa. Nel particolare, la cucina della Dalmazia è di stampo mediterraneo e, visto che quella particolare zona dell’Adriatico è molto pescosa, ricca di piatti di pesce, anche se non mancano delle vere e proprie delizie di terra.
Il questa tranquilla isola si possono trovare alcuni dei piatti per un viaggio gustoso alla ricerca dei sapori tradizionali. Pasticada con gnocchi; il burek, un pasta sfoglia ripiena di formaggio, carne macinata, patate e verdure; la brujet, una zuppa di pesce misto, simile a quella che si mangia da noi, con olio di oliva extra vergine, pomodori ed erbe aromatiche; la buzara, crostacei e frutti di mare saltati in padella con aglio, prezzemolo, olio e vino bianco; vitalak, agnello arrosto di Cres arrotolato nelle budella e arrostito.

Il condimento principale è l’olio d’oliva prodotto abbondantemente in loco e dal sapore particolare. La carne utilizzata è quella di agnello e di capretto, come pure quella di pecora. Il prosciutto affumicato è da provare come anche la selvaggina stanziale. Il formaggio è ottimo dato che vi sono sull’isola molte capre e pecore. A Korčula c’è un’usanza di portare a tavola alcune pietanze solo in giorni particolari. Le frittelle, dette Prikle, sono fritte in olio d’oliva con uva secca e mandorle, la tradizione vuole che vengano mangiate il Venerdì Santo e a Natale. A Pasqua il pane dolce si chiama Sirnica, mentre a San Martino è la volta delle Lojenice, un pan dolce particolare; in occasioni di feste familiari vengono sfornati i Cukarini cioè gli zuccharini, mentre se i dolci sono farciti con mandorle prendono il nome di Krokant, mentre le Crostole sono dolci fritti nell’olio.Un gustoso viaggio a Korčula - Sapori News

Dulcis in fundo la rožata, dolce tipico della vicina di Dubrovnik.
Sebbene non sia ancora chiaro se si tratti di un dolce autoctono della Dalmazia o sia nato a imitazione di alcuni dessert molto popolari e noti come la francese crème brûlée o la spagnola crema catalana, nessuno può negare che la rožata sia sopravvissuta, superando secoli di storia agitata, e sia arrivata dal medioevo tale e quale sino ai nostri giorni non solo in Dalmazia, ma anche nel resto della Croazia.
La rožata, come tanti altri dessert tramandati da una generazione all’altra, è una specialità dagli ingredienti semplici e umili come il latte, le uova e lo zucchero semolato, mentre il suo specifico aroma lo si deve al rosolio, un pregiatissimo liquore fatto con le rose e chiamato localmente anche rosalin o rozulin, da cui il nome di rožata.
Il latte zuccherato viene bollito e lasciato raffreddare. Poi vi si aggiungono le uova, la scorza del limone grattugiato e lo zucchero vanigliato. A parte si prepara lo zucchero caramellato che andrà versato delicatamente sulle pareti degli stampi da forno nei quali sarà versato il composto della rožata. Quando il caramello si sarà raffreddato, si procederà a versare la crema negli stampi da forno e poi messi in frigo. Prima di servirla, lo stampo va coperto con un piattino e capovolto con un movimento rapido e deciso così da ottenere la classica forma del crème caramel e cosparsa di rosolio.
Poiché di tratta di una crema fredda e compatta, la rožata è particolarmente prediletta d’estate, come fresco dessert nelle calde giornate. Nel 2008, in occasione della visita ufficiale alla Croazia, la rožata fu servita a Zagabria come dessert alla cena di gala organizzata in onore del presidente statunitense George W. Bush.

Harry di Prisco