Principessa, macchina per gelato innovativa che fa risparmiare acqua, lavoro ed energia - Sapori News

L’invenzione della macchina per gelato Principessa è stata salutata con grande entusiasmo dai gelatai, dai ristoratori e perfino dai grandi chef stellati, perché costituisce un valido aiuto nella lavorazione del gelato, che viene lavorato direttamente in carapina, permettendo un sostanziale risparmio energetico.

Fare il gelato è una specialità tutta italiana e non è un caso se i gelati italiani sono tra i migliori al mondo! Oltretutto vengono prodotti in una varietà di gusti davvero sorprendente, per accontentare il gusto di tutti.

I maestri gelatai sanno bene quanto sia difficile produrre un buon gelato e anche quanto sia importante che venga servito fresco, per potere far assaporare tutta la fragranza degli ingredienti.

Lo chef Moreno Cedroni, i maestri gelatieri Paolo Brunelli e Stefano Ferrara, la barlady Francesca Lolli sono stati gli interpreti della nuova tecnologia che rivoluziona il modo di produrre gelato, in occasione dell’incontro organizzato qualche giorno fa negli spazi di Identità Golose Milano – Hub Internazionale della Gastronomia.

Principessa è la prima macchina mantecatrice per gelato e granita siciliana che consente la lavorazione del prodotto direttamente in carapina standard. Realizzata con la tecnologia più innovativa e sostenibile, è in assoluto la prima macchina per gelato ad impiegare la tecnologia direct drive sul sistema di agitazione.

Il movimento di Principessa, variabile e controllabile, riproduce il lavoro delle sapienti braccia dell’artigiano, permettendogli di ridurre i tempi di lavorazione e di scegliere il grado di programmazione della macchina per realizzare le proprie ricette. L’eliminazione del raffreddamento ad acqua e del lavaggio della macchina tra un ciclo e l’altro permette il 100% di risparmio idrico, mentre il consumo energetico è ridotto rispetto ai sistemi tradizionali.Principessa, macchina per gelato innovativa che fa risparmiare acqua, lavoro ed energia - Sapori News

La mantecazione verticale, la forma molto ampia della bocca di ingresso con cui la macchina è stata concepita e l’illuminazione diretta in carapina, consentono un controllo visivo costante del prodotto e permettono di inserire ingredienti (granelle, parti croccanti o frutta in pezzi) in qualsiasi momento della lavorazione.

La mantecazione avviene direttamente in carapina, la stessa dove gli ingredienti vengono miscelati, che può essere riposta nel banco di conservazione e distribuzione, senza estrazione del prodotto.

Tutte caratteristiche evidenziate da Paolo Brunelli, patron della Gelateria Brunelli di Senigallia, nel corso della sua dimostrazione: per il maestro gelatiere marchigiano, lo spreco d’acqua pari a zero genera un grande plus da un punto di vista etico ed economico. “Ed è inoltre una macchina davvero interessante – ha aggiunto Brunelli – perché abbatte la barriera tra clienti e laboratorio. Così il cliente può assistere alla produzione del gelato, cosa che gli è quasi sempre preclusa.”

 Cuore innovativo e tecnologico della mantecatrice Principessa è il motore direct drive, realizzato da Motor Power Company, azienda emiliana fondata nel 1989 da Stefano Grandi, considerata oggi fra le aziende più rappresentative nella produzione di soluzioni per l’automazione grazie a esperienze applicative in diversi settori e ad un lavoro continuo ed incessante sul fronte della ricerca e dello sviluppo. Un impegno che è valso all’azienda il recente coinvolgimento nel programma internazionale Elite di Borsa Italiana, insieme a 50 società ad alto potenziale di crescita che costituiscono un network di respiro internazionale.

Le dimensioni d’ingombro ridotte permettono di posizionare Principessa a vista del cliente e di preparare il gelato anche nel punto vendita, dando protagonismo alla produzione artigianale.

Grazie al suo design esclusivo firmato dall’Arch. Stefano Lodesani, Principessa ha concorso nel 2017 al prestigioso premio Compasso d’Oro ADI.

Uno dei punti di forza di Principessa è senza dubbio la personalizzazione dei parametri di mantecazione, condizione necessaria per perfezionare le ricette. La macchina mantecatrice ha un ricettario componibile e richiamabile, che lascia al maestro gelatiere o allo chef la scelta del livello di interazione con la macchina stessa.

Il maestro gelatiere Stefano Ferrara, della gelateria Il Pinguino di Roma, che ha collaborato alla definizione del ricettario e allo sviluppo funzionale di Principessa, ha posto l’accento sulle caratteristiche della sofisticata tecnologia che rende uniche le prestazioni della macchina, proponendo Rosso e bianco, zabaione a modo mio un gelato realizzato con l’utilizzo dell’albume dell’uovo in sostituzione del latte oltre a tuorlo coagulato a bassa temperatura con alcol, per conferire alcolicità allo zabaione.

Moreno Cedroni, chef della Madonnina del Pescatore a Senigallia, ha presentato Pane, burro e alici introducendo il tema del gelato gastronomico e sottolineando quanto “la tecnologia può aprire nuove prospettive per la cucina e consentire di pensare piatti e accostamenti prima impossibili rendendo lo chef creativo e ancora più capace di spiccare il volo”. “Mi piace paragonare la carapina di Principessa – ha proseguito Cedroni – ad una pentola che permette al cuoco il massimo della creatività anche a temperature negative”.

La possibilità di regolare la velocità, l’accelerazione ed il senso di rotazione del cilindro, unitamente al controllo visivo costante del prodotto, mettono concretamente ogni artigiano nella condizione di esprimere al meglio le caratteristiche di ogni gelato, sorbetto o granita. Senza contare che la macchina è perfettamente manutenibile in remoto e dotata di un proprio Cloud, rendendola idonea all’inserimento nel piano di agevolazioni Industria 4.0.

Principessa è un prodotto tecnologico innovativo, ma soprattutto trasversale al punto da diventare il perfetto alleato nella realizzazione di cocktails di ultima generazione come ha dimostrato Francesca Lolli,  barlady classe 1992 del Fourghetti Bologna e nome in ascesa nel mondo della mixology.

Protagonista dell’intervento di Francesca, La Merenda, un cocktail gelato ottenuto mixando bitter all’amarena, sciroppo di vaniglia, gin, succo di lime e spuma al mandarino miscelati in un drink ispirato ai profumi e agli aromi dell’infanzia. Una creazione che ha messo in luce la versatilità della macchina e le sue più interessanti e innovative applicazioni nel mondo dei miscelati.