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Dopo il successo dello scorso anno, ritorna a San Marco in Lamis (Fg)  Grani Futuri, la kermesse  che celebra il pane e il suo valore irrinunciabile sulla tavola di tutti i giorni. A patto, però, che sia un pane buono!

Da sabato 16 a lunedì 18 giugno fornai e chef da diverse regioni d’Italia saranno presenti nella bella località del Gargano per celebrare tradizioni e cultura legate al pane, alimento simbolo della nostra alimentazione e sinonimo da sempre di condivisione e comunità, con l’obiettivo di creare rete, sinergie, confronto e crescita. Tra i protagonisti chef stellati come Viviana Varese (Alice Ristorante, Eataly Milano) che dal primo momento ha creduto in questa idea del fornaio economista Antonio Cera ed ha contribuito alla lievitazione di questo progetto. Nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, a San Marco in Lamis ci saranno Antonio Lebano (Terrazza Gallia Hotel Excelsior, Milano), Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Noto), Luca Lacalamita (già Enoteca Pinchiorri, Firenze). Dall’estero la chef Zahie Tellez, ambasciatrice della nuova cucina messicana.
Dove, se non in Puglia poteva tenersi una manifestazione sul pane, dal momento che proprio lo Stivale d’Italia  è il  principale produttore italiano di semola di grano duro ed  è da sempre considerato il granaio d’Italia?
La storia del pane risente della scarso valore che oggi gli si attribuisce, dal momento che lo si considera un cibo popolare, che deve necessariamente avere un prezzo basso. Nel tempo abbiamo assistito da una parte alla scomparsa dei forni comuni in cui ogni famiglia portava il proprio pane a cuocere, dall’altra al  progresso tecnologico e industriale, da cui è derivato una progressiva e forzata diminuzione del prezzo.
Ciò ha portato a una diminuzione del suo valore, che ha avuto come conseguenza un crescente allontanamento del produttore di grano, del mugnaio, del fornaio dal concetto stesso di qualità.
GRANI FUTURI sogna un contadino che produce qualità e la vende al giusto prezzo, un mugnaio disposto a pagare la farina per il suo valore, un fornaio talmente bravo da farne un pane buono e sano. Un pane che costerà di più, ma che saremo disposti a pagare. Questo processo valoriale genererà ricchezza e crescita per tutti.
In questo senso GRANI FUTURI è, ad oggi, un movimento culturale, economico, sociale.
Cuore pulsante della manifestazione sono il pane buono, che fa bene, che non è fatto in fretta ed il Manifesto Futurista del Pane. Perché un pane senza miglioratori (chimici) e senza altri artifizi è possibile, ed economicamente sostenibile!
GRANI FUTURI: una esperienza immersiva
Il pane al centro della tavola con chef e fornai a interpretarlo e a trasformare il paese di San Marco in Lamis in una esperienza immersiva con le “postazioni” di dimostrazione, racconto e assaggio affiancate da massaie nelle case del centro storico del paese che faranno dimostrazioni e racconteranno il loro pane.
Venti postazioni in cui in coppia, uno chef ed un fornaio, interpretano il Pane attraverso il loro linguaggio stilistico, portando la propria cultura, la propria terra, i propri dialetti in piatti esclusivamente a base di pane che saranno, così come lo è il pane, esempio e segnale di condivisione e di comunità.
Un’esperienza totalizzante con appassionati, turisti e tutto l’abitato di San Marco in Lamis coinvolti in questa grande festa.
GRANI FUTURI: la valorizzazione del territorio e dello stare insieme

Il pane protagonista di GRANI FUTURI – afferma l’ideatore Antonio Cera, il fornaio economista – è il pane buono e sano della produzione artigianale italiana e che fa bene alla cultura, all’ambiente e al territorio”.

Una manifestazione che è anche l’occasione per valorizzare il contesto territoriale in chiave turistica e culturale attraverso opere di recupero urbano, attività culturali legate alla tradizione e lo svolgimento di attività sportive – trekking, mountain bike e passeggiate – nel Gargano.
lunedì 18 giugno alle 9.30 in Contrada Le Matine a San Giovanni Rotondo, sarà, inoltre,  possibile assistere alla mietitura del grano, come si faceva una volta e come si fa oggi. Una vera e propria arte, fatta di gesti sapienti e tradizioni.
Grani futuri é anche altra e alta cultura e coltura. Nel corso della tre giorni dedicata al grano e al pane spazio a dibattiti e talk nel SALOTTO LETTERARIO condotto da Pino Aprile per valorizzare l’identità culturale e colturale del Sud e porre il focus sull’arte dell’impasto con ospiti, fra gli altri, Stephanie Swane (Parabere Forum) una delle massime esperte della materia.
E poi camminate per scoprire il territorio imparando a riconoscere le erbe spontanee e l’incanto delle orchidee selvatiche nel bosco e attività sportive in nordic walking e mountain bike.
E ancora scuole e studenti coinvolti per vivere dal vivo la magia della nascita del grano e quali sono le tipologie di pane che disegnano l’identità della panificazione italiana, in un’Italia lunga e stretta, che racconta microcosmi unici e diversi in un impasto di acqua e farina.
Grani Futuri sarà una ECOFESTA, con utilizzo per lo street food solo di piatti, posate, bicchieri e tovaglioli compostabili e con l’iniziativa “non gettare i mozziconi di sigaretta per terra”, che richiama tutti a un maggiore senso civico e di rispetto. Inoltre, artisti di strada che si esibiscono nei vicoli o sotto un ulivo e la possibilità, ormai quasi sparita, di ascoltare i proverbi, le storie e le leggende dagli anziani del paese sull’uscio di un portone.
Sapori antichi. GRANI FUTURI
Durante la tre giorni di Grani Futuri , domenica 17 giugno alle ore 12 al Mercato coperto “La Chiazzetta” in San Marco in Lamis, si svolgerà  l’attesa “Gara del Pancotto“. Una golosa disfida tra le ricette del territorio che rappresenta un ritorno alle origini e conferma la forte identità del Sud legata alla cultura contadina, all’abitudine del recupero in antitesi a quella dello spreco e al coinvolgimento dei primi veri attori di quella che è l’economia pugliese: il contadino, il mugnaio, il fornaio. Le ricette del sapere antico rivisitate nell’ottica di una ristorazione e un gusto contemporanei.
GRANI FUTURI: la Cena di Pane
Quasi mai considerato come ingrediente primario, il pane solitamente viene cotto, ma mai cucinato! La sfida di Grani Futuri è stata invece chiedere a importanti Chef stellati di confrontarsi nella prima cena di gala di pane, realizzata nella scorsa edizione. Ed è stato un successo senza precedenti, da qui la seconda attesa edizione. Momento culminante della seconda edizione della manifestazione sarà la Cena del Pane, con la partecipazione di chef stellati (italiani e stranieri) e fornai.
Ogni piatto, dall’aperitivo al dolce, è una interpretazione del pane come ingrediente protagonista, esattamente come si farebbe per un piatto di pesce o di carne. Pane quindi immaginato, raccontato e reinventato, in inedite ricette, da Chef stellati che hanno l’onore di confrontarsi con una materia prima così semplice e complessa come è il pane.
La Cena del Pane si svolgerà lunedì 18 giugno in una delle masserie dell’Opera di Padre Pio, a San Giovanni Rotondo, con raccolta fondi a favore dei bambini dell’Oncologico di Casa Sollievo.
GRANI FUTURI e il circolo virtuoso del buono (la filiera virtuosa)
La seconda edizione di Grani Futuri raccoglie i primi frutti dei semi piantati lo scorso anno e accoglie esempi di Buone Pratiche per la salvaguardia, la conservazione e la coltura  sostenibile della terra, dalla quale nasce il grano per il nostro pane.
Massimo Borrelli, giovane imprenditore agricolo che si è convertito all’agricoltura con l’obiettivo di valorizzare i prodotti del territorio con strumenti e processi innovativi in grado di conciliare produzioni di altissima qualità, rispetto dell’ambiente e tutela e innovazione della tradizione, racconta la propria storia ed esperienza nell’utilizzo di impianti a biogas.
Antonio Cera, il fornaio economista
Grani Futuri nasce da un’idea di Antonio Cera, il fornaio economista, che è un esempio di immigrazione interna di ritorno: laureatosi alla Bocconi, è tornato nel suo paese per produrre un pane buono e che fa bene, per farlo insieme ai maggiori chef e fornai d’Italia e non solo,  attraverso un manifesto programmatico ed un disciplinare in corso di elaborazione.
GRANI FUTURI si svolge in Puglia, nel Gargano che è il granaio d’Italia, ed in giugno, il mese della mietitura e coinvolge tutto l’indotto per rendere possibile, finalmente, tornare a consumare un buon pane. Un momento di confronto vivo intorno al pane, un evento “in lievitazione” chiosa l’ideatore Antonio Cera, il fornaio economista che dopo una laurea in Bocconi ha deciso di tornare nella sua terra, San Marco in Lamis, per occuparsi di pane e del Forno Sammarco insieme alla sua famiglia – in particolare insieme al suo “tridente” (mamma e zie, che quest’anno compiranno  250 anni in tre) – da un secolo impegnata nella panificazione.