A Napoli il caffè non è solo una bevanda che si beve con le famose tre “C”    “comme  ….. coce!”  ma è ben di più, un vero rito da consumare, con calma, con gli amici al bar. I modi di preparare il caffè sono illimitati: chi lo preferisce lungo, chi corto, chi in tazza fredda, chi in bicchierino di vetro, chi con il cacao in polvere, chi con una goccia di latte, chi corretto con “l’annise“….e si potrebbe continuare all’infinito.

Da qualche giorno presso il bar di Stefania Coppola, adiacente alla famosa ditta “Vincenzo Coppola” in Via Pigna n. 28  è comparso un insolito menù per pubblicizzare agli avventori che il loro caffè, oltre che dall’aroma prelibato, ha anche una serie di “servizi” aggiunti compresi nel prezzo di novanta centesimi.
Sono infatti compresi: l’uso del bagno (sempre fornito di tutti gli accessori); bicchiere d’acqua (liscia o frizzante); tovagliolino di carta; l’uso del cucchiaino e del piattino; chiacchierata senza fretta con il barista che fornirà notizie sul tempo e sulla squadra del Napoli e supporto psicologico in caso di sconfitta, magari fra un pettegolezzo ed una battuta .
Nell’anno 1975  Vincenzo Coppola iniziava la sua attività da imprenditore, dopo aver lavorato come dipendente nell’attività del padre Raffaele.
I frutti del duro lavoro decennale, condiviso dalla moglie Rita, hanno premiato la tenacia e la costanza per la continua ricerca nel valorizzare la propria azienda trasformatasi da ditta individuale in s.r.l “Coppola Vincenzo”.

Il rito del caffè a Napoli - Sapori News

l’ingresso del bar Coppola

Oggi la ditta Coppola Vincenzo s.r.l dopo aver raggiunto l’apice nei settori dell’arredo, casalinghi, illuminotecnica e idraulica, perdura al suo  fondatore per merito della collaborazione della moglie Rita, dei figli Stefania, Danila ed Emanuele con l’ apporto alla nuova digital generation da parte della nipote Claudia.

Harry di Prisco