E’ stato presentato il nuovo progetto iFOODQ, il primo Food Quality Web Hub italiano. Trasmette in modo moderno le peculiarità di un prodotto selezionato del territorio italiano ai consumatori di tutto il mondo.
La sola scansione di un qr code posto su un’etichetta personalizzata, permetterà a ogni utente dotato di smartphone di capire in pochi istanti che prodotto ha acquistato, attraverso video e contenuti riguardanti il territorio, le caratteristiche organolettiche e il processo produttivo, percorrendo un vero e proprio viaggio nella qualità. Si propone in modo innovativo e ambizioso con una messa a fuoco chiara e inequivocabile su qualità e comunicazione. Il Web Hub per mission è una vetrina d’immagini, contenuti e documenti emozionali, forti.iFOODQ, primo Food Quality Web Hub italiano, si presenta - Sapori News

Eros Picco e Valerio Sarti, i fondatori, arrivano da due percorsi estremamente diversi, accomunati da unico comune denominatore: il conseguimento della Qualità a ogni costo. Eros, titolare e chef stellato del ristorante Innocenti Evasioni, ha avuto numerose esperienze all’estero durante la sua carriera, ogni volta ha percepito la grande voglia di Italia e soprattutto di cibo Italia che vive e cresce in tantissimi paesi lontani. Valerio, tecnologo alimentare, ha approfondito in modo quasi maniacale i processi produttivi all’interno delle aziende, certificandoli quotidianamente; anche lui, nelle sue svariate consulenze a partire dal 2004, ha colto questo desiderio di Italia. Insieme, hanno deciso di dare vita a questa idea, portandola avanti con grande dedizione e passione, prendendosi il tempo necessario per strutturare in modo completo ed efficiente un progetto estremamente complesso. Hanno scelto di coinvolgere persone qualificate e di esperienza che potessero portare un contributo rilevante e sapessero rispondere in modo esauriente ai bisogni delle aziende e dei consumatori.
La dottoressa Maria Zefira Nociti, che fa parte del comitato tecnico di iFoodQ, nel corso della presentazione ha voluto sottolineare come le aziende agro alimentari italiane, produttrici di eccelenze, abbiano frequentemente dimensioni medio piccole e di conseguenza frequentemente sono senza risorse interne per farsi conoscere e ampliare la propria presenza sul mercato italiano ed estero.
Importante e determinante sottolineare come questa piattaforma non sia aperta a tutte le aziende agro-alimentari, beverage e ristorative che vorranno entrare nel network, ma solamente a coloro che avranno i requisiti necessari. Il regolamento prevede diversi criteri di valutazione che potranno dare una o più coccarde di certificazione.iFOODQ, primo Food Quality Web Hub italiano, si presenta - Sapori News

Il primo criterio è quello del territorio: i prodotti dovranno avere un forte legame per metodo, materie prime o tradizione e viene codificato con una lettera T; il secondo è quello organolettico: i prodotti dovranno ottenere un elevato riscontro di gradevolezza da parte dei consumatori, codificato con una lettera O; il terzo è per i processi: i prodotti devono essere soggetti a certificazioni di qualità conformi a schemi predefiniti, codificato con una lettera P. Se un’azienda conseguirà le tre coccarde, raggiungerà la denominazione TOP. Successivamente, a seconda delle coccarde conseguite, verrà apposta un’etichetta contenente anche un qr code che sarà appunto la chiave d’accesso per tutti i contenuti realizzati ad hoc per azienda e prodotto.
Il sito di iFOODQ, di conseguenza, non è un classico sito vetrina ma in realtà un grande bacino di contenuti in costante aggiornamento che raccoglie, qualifica e promuove la qualità agro-alimentare italiana. Parallelamente, verrà aperto un nuovo Magazine online, racconterà in modo approfondito e con un taglio decisamente originale su personaggi, professionisti, territori e storie dell’enogastronomia del nostro paese.iFOODQ, primo Food Quality Web Hub italiano, si presenta - Sapori News
Ogni azienda aderente potrà così disporre di un Marketing comunicativo completo, della visibilità necessaria su tutti i canali iFOODQ e soprattutto sul network di vendita, di una miriade di servizi dedicati tra i quali un ufficio commerciale worldwide e, last but not least, della possibilità di tradurre i propri contenuti per avviarsi ad un percorso di internazionalizzazione. Un panel di strumenti particolarmente interessante soprattutto per quelle realtà di piccole e medie dimensioni che non hanno le risorse necessarie per comunicare in modo forte e incisivo e accedere a nuovi mercati. L’adesione a iFOODQ comporta una quota di ingresso permette ai suoi associati di avere un book fotografico, un video descrittivo e analisi aggiornate della produzione. In pratica IfoodQ offre in un’unica soluzione diversi tipi di servizi quali communication marketing, produzione video e divulgazione tecnica.
Al momento tre sono le realtà presenti in iFOODQ: dal produttore Silvano Bolmida viticoltore in località Bussia a Monforte d’Alba al Raviolificio San Marco di Gazzada Schianno in provincia di Varese, al Ristorante stellato Innocenti Evasioni di Milano.
Sono in fase di approvazione altre 9 realtà diversificate a fare parte di iFOODQ.
E’ stato interessante incontrare, nel corso dell’evento, Silvano Bolmida, viticoltore soprattutto di uve Nebbiolo da cui realizza due espressioni di Barolo, Bussia e Vigna dei Fantini, e di Barbera d’Alba. Lo conosciamo da più di 10 anni e ora come allora trasmette passione e competenza. Recentemente ha avviato una collaborazione con l’Università di Torino per valorizzare la sua produzione con un approccio scientifico, per sviluppare ulteriori competenze sulla riduzione delle quantità di anidride solforosa in vinificazione. Un recente innesto di Sauvignon, su viti di Dolcetto, gli ha permesso di inserire nella sua gamma, dal millesimo 2014, un bianco piacevole dall’equilibrata aromaticità, buona sapidità.
Possiamo concludere che il viaggio nella Qualità è appena cominciato, iFOODQ è pronto a far vivere a tutti questa gustosa esperienza.

www.ifoodq.com

di Giovanna Moldenhauer