Fès si presenta attraverso i suoi piatti tipici - Sapori News

la chef Mohamed Mezgueldi dell’hotel Sahrai

Il cuore del Marocco ha cominciato a battere 120 anni fa nella Medina di Fès, oggi proclamata dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Sorta nell’808 sul crocevia di due piste carovaniere che conducevano dal Mediterraneo all’Atlantico, la città è ben presto diventata rifugio degli ebrei andalusi che fuggivano da Cordoba e delle famiglie di artigiani e commercianti esiliati da Kairouan in Tunisia. Città aperta e tollerante quindi fin dalle sue lontane origini. I vari popoli che sono transitati sul suo territorio hanno lasciato la loro principale impronta nei piatti della cucina locale, tanto raffinata che ne fa una vera filosofia. Essa è molto varia ed è il frutto di secoli di scambi ed incroci fra popoli diversi, tanto da conservare nella sua varietà influenze persiane e andaluse molto marcate. La gastronomia tipica associa con destrezza dolce e salato, agrumi, miele, cannella e acqua di fiori d’arancio. Ecco alloro i piatti tradizionali come la pastilla con carne di piccione, la tajine quamama a base di pollo caramellato e olive. Senza parlare poi della bessara, una zuppa di fave e aglio che si serve ovunque nella Medina in tazze d’argilla insieme all’immancabile tè alla menta. Tutti piatti che deliziano il palato e l’olfatto.Fès si presenta attraverso i suoi piatti tipici - Sapori News

 

Per i vini troviamo il Guerrouane, il Beni M’Tir, il Coteaux de l’Atlas, solo per fare un esempio dei grandi vini di Mecknès, cittadina poco distante da Fès, anch’essa dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. In tale zona si concentra il 60% della produzione vitivinicola del Marocco. L’altitudine, l’esposizione alla luce del sole e le temperature miti rendono questa regione un territorio di prima scelta. L’introduzione di vitigni nobili ( Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay) o ancora l’invecchiamento nei fusti di quercia contribuisce a produrre dei vini di alta qualità. Nel libro “Fès vista attraverso la sua cucina” di Zette Guinaudeau, l’autrice pone le basi della cucina di Fès:”sarebbe il momento di fissare la tradizione della cucina di Fès prima che venga contaminata dai piatti europei. Piatti a base di carne ben cotta ricoperta di salse preparata a fuoco lento, arricchita di olio, burro e cosparsa di spezie, dove lo zenzero e il pepe si uniscono al miele e allo zucchero, dove frutta e verdura sono per la carne un accompagnamento discreto”. Per maggiori informazioni visitare il sito dell’Ente per il Turismo del Marocco www.visitmorocco.com.

Harry di Prisco