La soddisfazione e l’ottimismo di Helmuth Köcher, presidente e fondatore del Merano WineFestival, sono netti in chiusura della venticinquesima edizione della manifestazione, che ha visto superare, in 5 giorni di attività, di qualche decina i numeri del 2015.

Tutto è cominciato con le 100 aziende vitivinicole partecipanti a bio&dynamica, proseguito con le 394 cantine italiane e i 92 artigiani del gusto e birrifici nella selezione ufficiale 2016, 89 aziende vitivinicole internazionali (di cui alcune già presenti sin da venerdì) e 13 tra Consorzi e aziende di servizi alla ristorazione partecipanti, 7.500 biglietti staccati, 300 giornalisti e media accreditati, 2750 pass per le aziende e circa 300 persone coinvolte nell’organizzazione.

Questi i numeri della venticinquesima edizione del Merano WineFestival che per la cittadina meranese vale un indotto di circa 8 milioni di euro. Numeri notevoli, che tuttavia non hanno intaccato il flusso e la vivibilità delle sale nel fine settimana della selezione ufficiale. “Molti visitatori – commenta Köcher – infatti, complice probabilmente il meteo, hanno preferito domenica e lunedì per visitare la manifestazione e ciò ha permesso che la presenza del pubblico fosse equilibrata e non concentrata al sabato come gli anni passati”. Sempre più appassionati e competenti i visitatori del Merano WineFestival, ma non solo le aziende presenti al WineFestival hanno percepito rispetto alle passate edizioni una maggiore presenza di addetti ai lavori nelle sale del Kurhaus, grazie ad un settore che lavora ogni giorno alla comunicazione del vino in Italia con competenza e passione. Soddisfazione, seppure con margini di miglioramento, per la prima edizione di GourmetArena for professional only, un po’ di delusione per la sezione bio&dynamica che ha registrato, rispetto all’edizione precedente, un flusso minore. “Un settore di nicchia – spiega Köcher – che meriterebbe più attenzione da parte degli addetti del settore nonostante la selezione fosse interessante, diversificata in diverse zone d’Italia”.
A chiudere la  venticinquesima edizione c’è stata la grande sorpresa delle oltre 700 presenze di operatori e appassionati a Catwalk Champagne, dopo l’anteprima dello scorso anno. Il patron è particolarmente orgoglioso del successo di questo secondo evento che si appresta a divenire punto di riferimento italiano per lo Champagne.

Le Charity Wine Masterclasses, il cui ricavato sarà devoluto al Gruppo Missionario di Merano per finanziare progetti nel Benin, hanno visto un buon afflusso con alcuni sold out come quella dei 23 Merano Platinum Award, di 6 millesimi de Le Macchiole condotta da Cinzia Merli (foto con il patron) e quella sul terroir Etna con 8 annate di Tenuta di Trionfo Passopisciaro rappresentata da Gabriele Grazi.
Per il futuro Köcher si augura di consolidare i numeri di quest’anno e aprire all’estero, coinvolgendo maggiormente sia aziende che pubblico internazionali, forte della posizione geografica della cittadina altoatesina e della particolare caratteristica dell’evento, che si sta posizionando come manifestazione guida nel panorama del vino in Italia, proponendo esclusivamente etichette selezionate.

 

A breve in scena a fine novembre, presso l’Aquario Romano, di Merano Award Selection Roma, a fine febbraio si terrà Wine&Siena e poi a marzo, gemellata come di consuetudine con il Congresso di identità Golose, aprirà i battenti Milano Food&Wine.

di Giuseppe Arena