Il Consorzio del Nobile di Montepulciano festeggia i suoi primi 50 anni! - Sapori News Il Consorzio del Nobile di Montepulciano (Si) ha festeggiato i suoi 50 anni di attività protesa a promuovere il vino e far crescere il territorio.

Le celebrazioni sono iniziate venerdì 7 ottobre con la degustazione storica, le cinquanta annate del Consorzio. Sabato 8 al Teatro Poliziano è stato fatto il bilancio del mezzo secolo, tra le difficoltà superate, i risultati raggiunti e gli obiettivi futuri.

Il vino prodotto a Montepulciano ha fama di bontà da lunga data. Il documento più antico, che attesti la produzione di buon vino in questa zona, risale al 789, mentre la denominazione di “Nobile” ha circa un secolo.

Nel 1966 sette produttori si unirono in consorzio per dare un accento contemporaneo al Nobile, puntando a una qualità migliore e con lo scopo comune di ottenere la DOC.

Erano tempi in cui ancora si vendeva a damigiana e ognuno faceva il vino a suo piacimento. Il passo successivo fu compiuto nel 1980, il Nobile fu il primo vino italiano a essere commercializzato con marchio DOCG.

Il riconoscimento era stato assegnato contestualmente ad altri vini piemontesi e toscani, ma che avendo periodi di affinamento più lunghi, rispetto al Nobile esordirono successivamente sul mercato.Il Consorzio del Nobile di Montepulciano festeggia i suoi primi 50 anni! - Sapori News

L’incontro a Teatro si è aperto con il Presidente del Consorzio Andrea Natalini e il Sindaco Andrea Rossi, rappresentati degli enti coautori per lo sviluppo di Montepulciano, così come suggellato dal recupero della Fortezza, finanziato per circa un terzo dai produttori di vino e i saluti del Presidente della Camera di commercio di Siena Massimo Guasconi.Il Consorzio del Nobile di Montepulciano festeggia i suoi primi 50 anni! - Sapori News

Sotto il palco, nella buca del Poliziano, coordinati da Federico Quaranta, conduttore di Decanter, si sono seduti Luca Sani (Commissione Agricoltura della Camera), Mauro Rosati (Fondazione Qualivita), Paolo Solini (Consorzio del Nobile), Riccardo Ricci Cubastro (Federdoc), Vincenzo Russo (Università IULM), Paolo Pasqualin (in qualità di Amico del Nobile) e Fausto Longo (Senatore). Il confronto è stato integrato da alcune testimonianze in video di chi c’era sin dall’inizio, quando era una scommessa l’agire comune, ma l’obiettivo condiviso ha prevalso sull’individualismo. Dalla fase pionieristica, i successi raccolti hanno spinto verso traguardi più significativi, perseguendo la qualità del prodotto, che è passata anche dal coltivare il rapporto con territorio e quindi la necessaria interazione con l’amministrazione comunale. La peculiarità del sistema Montepulciano si è sentita nelle parole degli Ambasciatori del Nobile, persone e personaggi che si sono affezionati e legati a Montepulciano e al suo Nobile. Tutti hanno sottolineato l’accoglienza ricevuta dagli abitanti, il sentirsi a proprio agio, emozioni e ricordi che riaffiorano a ogni bottiglia gustata in terra lontana, è il vissuto esperienziale che trasmettono. L’appiglio emotivo e il suo farsi racconto è ciò dovrebbe essere comunicato all’acquirente fin dall’etichetta, anche la comunicazione digitale per essere efficace deve caricarsi di emotività. Il Prof. Russo ha ragione ad affermare che di tutte le parole, competenze e ragionamenti dei presenti a Teatro Poliziano il ricordo più forte sarà legato alla Divinorchestra, che ha saputo creare un arricchimento emotivo straordinario al Nobile. Il vino richiama la convivialità, il piacere della condivisione, inoltre quello buono richiede qualità, quindi la conoscenza e l’applicazione delle buone pratiche. Il Maestro Luciano Garosi e suoi musicisti hanno traslato i valori fondamentali del Nobile in musica. I coristi, formato da abitanti del luogo, entrando nella platea hanno distribuito ai presenti il testo del brano, invitando a cantare insieme. Il gesto di accoglienza e coinvolgimento è stata sorprendente tanto da essere leggibile nei volti delle persone in platea. Si è verificata un’esplosione di simpatia appena lo sguardo ha iniziato a scorrere sulle parole, che narravano i benefici miracolosi del San Giovese. Quando il sipario si è aperto sull’orchestra si è creato un giocosa meraviglia, i giovani musicisti hanno suonato magistralmente strumenti ricavati da oggetti “vinicoli”: bottiglie di varie dimensioni, caratello, imbuti e tubi in gomma.
Concluso il dibattito a Teatro, i festeggiamenti sono proseguiti alla Fortezza per l’inaugurazione dell’Enoliteca. Dopo anni di semiabbandono la struttura ha ritrovato la sua funzione cittadina, inoltre sarà sede del Consorzio.Il Consorzio del Nobile di Montepulciano festeggia i suoi primi 50 anni! - Sapori News

La cerimonia svoltasi nel cortile ha preso il via con la Divinorchestra, che in questo caso si è esibita con strumenti musicali regolamentari, ma l’invito al pubblico a partecipare a canto non è mancato comunque.
Prima del taglio del nastro sono intervenuti il Presidente del Consorzio e il Sindaco, l’Architetto del Comune che ha motivato il protrarsi dei lavori di restauro nelle scoperte archeologiche fatte, che hanno costretto a un ripensamento del progetto. Un gradimento particolare per il Sig. Contuccio, presidente storico del Consorzio e autore dell’ode al San Giovese.
Una visita all’Enoliteca è consigliata anche agli astemi, dal giardino si gode di un panorama da cartolina, quella classica Toscana con le colline, paesi in pietra, cipressi, olivi e via. La sala delle degustazioni mostra le origini etrusche e poi romane, nel corso degli scavi sono venuti luce mura, cisterne e pozzi. La scelta è stata quella di valorizzare i ritrovamenti con una pavimentazione in vetro trasparente che permetta di vedere quanto scoperto, che è al momento è oggetto di studio da parte della Sovraintendenza.
La celebrazione si è conclusa all’Enoliteca con il concerto di Omar Pedrini nell’Enoliteca, da tempo amico di Montepulciano.
Nel pomeriggio si è scatenato un forte temporale risoltosi in un poetico arcobaleno, che sia di buon augurio.

Maria Luisa Bruschetini