In un angolo di Paradiso partenopeo lo Chalet Ciro presenta il torrone per la festa di Ognissanti - Sapori News

Tutti i popoli hanno nelle loro ataviche tradizioni il culto dei morti. Visitando antiche metropoli avrete notato un foro sul coperchio delle urne cinerarie, trattasi dell’orifizio in cui si versava il vino in occasione del banchetto funebre per poter brindare con l’estinto.

Tale particolare usanza potrebbe farci quasi sorridere, ma se consideriamo le usanze che si sono tramandate nei secoli potremmo scrivere vari libri. Nel sud del nostro paese in questi giorni si preparano torroni a forma di ossa, invero usanza che potremmo considerare macabra.
A Napoli le tradizioni gastronomiche, fortunatamente solo in parte contaminate dalla festa di  Halloween  – nome derivato dall’antico celtico che significa fine dell’estate – si sono mantenute nel “culto” del torrone morbido che proprio nei giorni precedenti il 2 novembre compare nelle vetrine delle pasticcerie. A Mergellina, luogo simbolo di Napoli, sorge lo Chalet Ciro, tra cielo e mare in un angolo di paradiso del lungomare partenopeo, la “festa dei Morti” è una festa per lo spirito, per il cuore e, soprattutto, per la gola. Fra tante delizie della pasticceria napoletana, sfogliatelle, babà e bignè, spiccano i “torroni dei Morti”, alcuni a forma di “bara”, preparati secondo l’antica ricetta: un goloso involucro di cioccolato fondente racchiude un cuore morbido di gusti variegati, che letteralmente si scioglie in bocca.In un angolo di Paradiso partenopeo lo Chalet Ciro presenta il torrone per la festa di Ognissanti - Sapori News

 

Questo dolce tipico viene preparato dai pasticcieri dello Chalet Ciro in oltre venti varianti: cioccolato fondente, cassata, con le nocciole, cioccolato bianco e poi i misti con vari gusti, bi gusto cioccolato bianco e nocciola o pistacchio, e “stecche” dai gusti più ricercati, kinder, Oreo e tanti altri ancora, una fusione di ingredienti, gusto e calorie. Negli anni scorsi i gusti erano limitati, ma la fantasia napoletana non ha confini e si è adeguata ai nuovi gusti dei più giovani.

«Il torrone dei Morti rappresenta un must della cucina partenopea in questo periodo dell’anno – spiega Antonio De Martino, titolare dello Chalet Ciro –  attrae i  golosi della città che evidentemente non si curano dell’apporto calorico, ma si sa “semel in anno licet insanire !”. Io per primo non so rinunciarvi. Abbiamo realizzato oltre venti varianti e non ci fermiamo mai davanti a nuove sperimentazioni per assecondare tutti i palati».

Un torrone diverso da quello classico, duro e caramellato, piuttosto, caratterizzato da una morbida consistenza; che simboleggia il dono che i vivi preparano per i defunti per il loro viaggio nell’aldilà, ma anche una dolcissima consolazione per chi resta. La tradizione di preparare alimenti da condividere con i trapassati è antichissima, nella notte tra il primo e il due novembre le anime dei defunti vagano sulla terra e poiché il viaggio dal loro mondo è stressante, vengono preparati cibi per loro (e per noi…) per farli ristorare. Dunque non perdiamo l’occasione di assaporare un pezzetto della delizia di Ciro che ci aiuterà a consolarci dei problemi della vita quotidiana.

Harry di Prisco