Il Radicchio Rosso di Treviso festeggia i primi 20 anni di IGP - Sapori News A Venezia palcoscenico internazionale, 2 e 3 Dicembre grande evento nel Bacino di San Marco per il fiore d’Inverno. Anteprima in Laguna per l’Antica Mostra, tra degustazioni e chef al lavoro.
Il presidente Manzan: “In un biennio raddoppiata la produzione certificata, mercati stranieri e alta ristorazione conquistati dall’eccellenza del Made in Italy. Ora i produttori impegnati a fare un passo avanti verso la tutela ambientale del territorio di origine”.

Vent’anni ed è sempre un fiore, anzi il fiore d’inverno. Era il 1996 quando il Radicchio Rosso di Treviso, primo prodotto orticolo in Europa, veniva riconosciuto come Indicazione Geografica Protetta. Nello stesso anno nasceva il suo Consorzio di Tutela, una organizzazione di produttori lungimiranti che in questo campo ha fatto la storia e che oggi, all’aprirsi di una nuova stagione, vuole festeggiare il traguardo in grande stile.
Perché se la tutela a marchio IGP si è consolidata nell’ultimo ventennio e l’attività di promozione del Consorzio è riuscita a far conoscere questa eccellenza italiana anche all’estero, è anche vero che è secolare il radicamento di questo prodotto nel territorio Veneto. Basti dire che l’Antica Mostra del Radicchio Rosso di Treviso, nata nel 1900 come competizione tra produttori, sta per festeggiare quest’anno la 109^ edizione. Il 2 e 3 Dicembre, in occasione dei vent’anni del Radicchio Rosso IGP, l’Antica Mostra sarà a Venezia per una vetrina internazionale nella città lagunare. Un arrivo in Laguna non casuale, lo si potrebbe dire un ritorno: Treviso è stata infatti per secoli l’orto di Venezia, i suoi burci, le tipiche imbarcazioni a fondo piatto, scendevano il Sile per rifornire la città e i palazzi signorili di ortaggi preziosi come i radicchi.

“La due giorni a Venezia – spiega il presidente del Consorzio di Tutela, Paolo Manzan – rappresenta una straordinaria occasione per incontrare il grande pubblico straniero, ma anche i visitatori italiani, per affermare, oggi più che mai, l’unicità del nostro Radicchio Rosso di Treviso. Un ortaggio inimitabile, grazie all’Indicazione Geografica Protetta tutelata da vent’anni in tutta Europa, che sta incontrando sempre più il favore dei consumatori, sempre più attenti nel riconoscere la qualità di ciò che mangiano”. Nell’ultimo biennio la richiesta di superfici da dedicare alla produzione di radicchio IGP è raddoppiata, non solo nei comuni trevigiani, ma anche nelle vicine province di Padova e Venezia. “I nostri produttori, insieme alla Regione – ricorda Manzan – hanno consolidato progetti relativi alla biodiversità. “Vero Veneto, Buona terra non mente” si sta ad esempio occupando di verificare la qualità delle matrici ambientali in cui si coltiva il Radicchio: terra, aria, acqua. Vogliamo un territorio eccellente per una produzione superiore”. Grazie a questo impegno il prodotto è oggi richiesto, soprattutto dai grandi chef e dai negozi d’alta gamma, da Parigi a Tokyo, da New York a Londra (quasi il 10% della produzione va all’estero). “Per carità, non chiamatela insalata! – sorride il Presidente – il Radicchio è una cicoria che richiede quasi sei mesi di coltivazione in campo, si debbono attendere due brinate a novembre per poter iniziare la raccolta, segue quindi la fase di imbianchimento in acqua di risorgiva (a 12-15°) che dura altre due settimane. La pianta, bruciata dal gelo, si risveglia gemmando un nuovo cuore rosso che arriva sulle tavole dopo accurata toelettatura. Il Radicchio di Treviso deve poi rispettare precisi standard, misure e peso, tutto ciò che non è eccellente non diventa IGP. Si tratta di un ortaggio che non esiste in natura, ma che è frutto di una tecnica di produzione messa a punto in oltre un secolo e di oltre 10 passaggi manuali”.

Ma cosa accadrà a Venezia? Produttori e chef si alterneranno, da mattina a sera, nel prestigioso contesto dell’Istituto della Pietà. Gli spazi, affacciati sul bacino di San Marco, a lungo sede di conservatorio musicale dove insegnò anche Antonio Vivaldi, saranno il palcoscenico per degustazioni, per la mostra del prodotto sia fresco che trasformato: dal panettone al Radicchio di Treviso, alla birra, dai sottolio alle mostarde. Dall’8 all’11 dicembre l’Antica Mostra si trasferirà in piazza Borsa a Treviso.