Gli studenti che hanno conquistato il record volano a Londra per una settimana di formazione professionale organizzata dal Rossopomodoro Lab., factoru del gruppo Sebeto.
“Prevediamo la figura del pizzaiolo a scuola e facciamo diventare Napoli l’università dove i genitori dei ragazzi mandano i figli a studiare l’arte della pizza napoletana proprio come dall’Italia si va a studiare la lingua inglese a Londra”, auspica Franco Manna.
Lunedì 13 giugno, alle ore 11, i sei giovani allievi degli istituti tecnico professionali della Campania che hanno partecipato e vinto il record della pizza più lunga del mondo ritireranno il loro premio al Rossopomodoro Lab. di via Partenope.
A consegnare il viaggio di studio a Londra di una settimana formativa presso altrettanti Rossopomodoro della capitale inglese saranno Franco Manna, Presidente di Sebeto SpA con Rossopomodoro, Ham Holy Burger, Rossosapore e Coq, Antimo Caputo, AD del Molino Caputo, Sergio Miccù, Presidente dell’Associazione Pizzuaioli Napoletani, Claudio Sebillo, brand manager di Napoli Pizza Village.
“Con il Record Mondiale abbiamo sottolineato l’importanza dell’abilità artigianale dei pizzaioli cioè la vera bandiera di Napoli e dell’Italia contro la contraffazione e il fenomeno dell’italian sounding. Siamo convinti che occorre spingere a fondo sull’acceleratore delle abilità artigianali e ci facciamo promotori della necessità di inserire lo studio della pizza nei programmi della scuola italiana per creare la figura del pizzaiolo”, spiega Franco Manna, Presidente di Sebeto. “Il nostro sogno è di capovolgere il sogno dei genitori italiani di far studiare i figli all’estero per acquisire nuove competenze. Noi vorremmo che nel prossimo futuro i genitori dei ragazzi ai quattro angoli del mondo vedano Napoli come l’università della pizza in cui mandare i loro figli a studiare per laurearsi abili artigiani della pizza napoletana”.
La formazione dei ragazzi sarà curata da Rossopomodoro Lab. la nuova factory di idee e sperimentazioni che ha fatto il suo esordio al Cibus di Parma illustrando le linee di tendenza della nuova ristorazione e ha mosso i primi passi con gli impasti speciali assaggiati durante Festa a Vico nell’annuale manifestazione che raccoglie gli chef stellati di tutta Italia.
I ragazzi sono stati scelti dai rispettivi presidi per meriti scolastici. Sono Antonio Izzo del Cavalcanti di Napoli, Alberto De Martino del De Gennaro di Vico Equense, Ersilio Sepedell’Adriano Tilgher di Ercolano, Antonio Perrella del De Medici di Ottaviano, Vanessa Maglioccola del Rossini di Bagnoli, Danilo Marchesano del Petronio di Pozzuoli.