Djerba dal sapore piccante - Sapori News La Tunisia è un paese ricco di contrasti dove si può passare una mattina al mare, dedicandosi agli sport nautici ed il pomeriggio…sul dorso di un cammello nel deserto del Sahara.

La Tunisia, dal mare al deserto

Nell’isola del sud della Tunisia, Djerba, si può assaporare una cucina semplice ma speziata costituita in prevalenza da pesce appena pescato nel mare cristallino, lontano dall’inquinamento.

E’ consuetudine, prima di portare i piatti principali, servire tante golosità come antipasto e naturalmente il famoso brik (un foglio di pasta sottilissima che contiene un ripieno di carne secca, pepe e zafferano che viene completato con un uovo crudo, che ha come variante il ripieno di tonno e uova).

Djerba e la sua cucina 

Tutti “spuntini” che di per sé valgono un pranzo. Poi si potrà scegliere uno dei tanti tipi di cous cous e altri piatti quasi dimenticati come la trippa di agnello in agrodolce con frutta secca, cosparso di zucchero a velo che precede gli squisiti dolci al cucchiaio come il tarayam ai pistacchi con crema e meringa, il ghzil el bret (una crema di ceci e miele) e dolci cremosi a base di pistacchio o di datteri.

Imperdibile è poi il the alla menta o con pinoli tostati, servito negli spazi adibiti alla pausa per il the nei ristoranti o negli alberghi e da bere sdraiati su comodi cuscini, magari fumando il narghilè, visto che nel Paese non esiste (ancora) una legge che vieta di fumare nei locali pubblici. Il turismo da potenziare dunque non è solo quello balneare, ma va dal culturale, al benessere alla talassoterapia, allo sport golfistico, al Grande Sud con le oasi del deserto del Sahara ed al turismo archeologico per non dimenticare quello enogastronomico.

Una tradizione vinicola

Le prime piantagioni di viti risalgono al periodo punico. I Cartaginesi fecero prosperare questo patrimonio e furono i primi a fare degli studi scientifici sulla viticultura e l’enologia come lo si può rilevare ne “le Traité d’agronomie et de viticulture” scritto da Magon nell’ VIII secolo a.C. Per portare avanti il progetto di qualità dei loro vini, i vignaioli di Cartagine hanno realizzato un programma di sviluppo e di adeguamento delle loro strutture al fine di ottenere la certificazione ISO 9001:2000. La Tunisia, che da cinquanta anni investe nel settore turistico, punta molto sulla diversificazione delle strutture alberghiere come ad esempio gli agriturismi e gli hotel du charme, dove si possono trovare i migliori vini  come ad esempio il “Magnifique”, un intenso vino rosso, bianco o rosé, venduto nei negozi dell’aeroporto che purtroppo accettano solo euro.

Molti sono gli hotel di lusso a cinque stelle a pochi passi dal mare immersi in una lussureggiante vegetazione. Un po’ di peperoncino, che figura ai primi posti tra gli ingredienti preferiti sulla costa mediterraneo-nordafricana, non mancherà mai o meglio ancora la popolarissima salsa di peperoncino e spezie, nota con il nome di “harissa”.

 

Harry di Prisco