Bulgaria Red Wine Mavrud: una chicca tra i vecchi vini della Tracia - Sapori News Il Mavrud è il vitigno da vino più importante della Bulgaria meridionale e, a partire dalla ricostruzione del vigneto bulgaro, tende ad estendersi sempre più anche verso il centro e il Nord del Paese.

Potere colorante, alcolicità e ricchezza di tannini sono infatti le qualità che ne hanno decretato il successo sia in Bulgaria, sia nei vigneti della Macedonia e della Grecia.

Nulla di preciso si sa sulle sue origini. E’ sempre esistito in Rumelia, come dimostrano ceppi più vecchi di un secolo, presenti a Stanimaka. Queste sono le uniche vestigia che parlano del suo passato. Data l’assenza di letteratura agronomica relativa a quest’area, non è possibile chiamarla a portare testimonianze scritte relative a questo vitigno.

E’ certo il fatto che ha conosciuto un considerevole sviluppo in seguito alla crisi filosserica che ha colpito la Francia e che ha determinato l’importazione nel porto mediterraneo di Marsiglia dei vini di Philippopoli, capitale e centro d’esportazione della Romeda.

Non sappiamo se il Mavrud bulgaro sia stato introdotto dalla Grecia, dopo essere passato attraverso la Macedonia, ad opera dei viticoltori greci che formano una colonia molto numerosa in tutta la Bulgaria meridionale. Solo un’attenta comparazione fra questi vigneti potrà determinarlo.

Da qualche indagine fatta in Grecia, risulta che il nome Mavres è impiegato come termine generico per definire dei vitigni ad uva di colore nero scuro. Forse il Mavrud bulgaro è uno di questi, ma la questione resta aperta.

Bulgaria Red Wine Mavrud: una chicca tra i vecchi vini della Tracia - Sapori News Bisognerebbe confrontarlo con altri vitigni greci o asiatici che portano il nome “nero”, alcuni dei quali formano certamente un gruppo uniforme, di origine ellenica, con variazioni determinate dalla selezione o dall’ambiente.

E’ stato segnalato anche un Mavrud bianco, ma non ha nulla in comune con il Mavrud nero.

Fra i vitigni bulgari, slavi o romeni non testimoniano alcuna varietà che possa avvicinarsi al Mavrud. Il Nigra e il Gamza e il Mavrud bulgaro sono assolutamente ingiustificate. Esistono vaghe somiglianze soltanto nella forma delle foglie. Quelle del Mavrud hanno una tinta più scura, un maggiore spessore e una maggiore consistenza. Sono anche più marcatamente pentalobate rispetto a quelle del Gamza. I sarmenti sono di un rosso scuro, i grappoli sono più piccoli, conici, con acini medi o medio-grandi, con una materia colorante molto abbondante. Tutti questi caratteri tipici del Mavrud non richiamano per nulla il Gamza.

Dai Rodopi ai Balcani il Mavrud si trova solo in ceppi isolati, senza mai rivestire alcuna importanza negli impianti del vigneto bulgaro, nella regione che vede Sofia come centro di riferimento. E’ pure sporadicamente diffuso dai Balcani al Danubio, nella Bulgaria del Nord, ma soltanto dopo la ricostruzione postfilossera si è focalizzata l’attenzione su questo vitigno e si è iniziato a moltiplicarlo in piccole quantità sulle pendici meglio esposte, dove può arrivare a completa maturazione, soprattutto dal lato del Mar Nero verso Choumla e Varna.

Il Mavrud è un vitigno tipico della Romeda e dove senza dubbio esistere nelle vigne della Tracia dove, nella sola regione di Adrianopoli, la produzione di vino nel 1904 è stata di 180.000 hl d vino rosso.

Bulgaria Red Wine Mavrud: una chicca tra i vecchi vini della Tracia - Sapori News Elenovo Mavrud Thracian Valley Edoardo Miroglio

L’autoctono rosso Mavrud Elenovo EM Wine Cellar: Vino rosso bulgaro prodotto da uve selezionate di Mavrud 100%. usando una tecnologia classica. Oggi come ieri, Vino ed enologia storia antica e recenti conquiste. Le uve vengono raccolte manualmente nella seconda metà di ottobre.

Colore: Il vino si caratterizza per il suo colore rubino intenso con riflessi mattone
Profumo: Piacevole aroma speziato e fruttato, di ciliegie mature e note di funghi, foglie secche e noci
Gusto: Sapore delicato e armonioso bouquet; corposo, con tannino morbido e delicato, di buona struttura e complessità, intenso e persistente nel finale e quel non so che di inedito che si trova sempre nei vini mai testati in precedenza.
Invecchiamento: 18 mesi in piccole botti di rovere francese

Servito a temperatura di 18- 20° C. lo rendono un degno compagno di piatti tipici, dal foie gras alla selvaggina, passando per un astice e un piccione, a carni brasate o grigliate e primi piatti al sugo di carne.

Il sapore della scoperta: personalmente, ho degustato questo vino pervasa da viva curiosità verso i prodotti di una terra a me davvero sconosciuta.

Edoardo Miroglio Wine Cellar
Nova Zagora Elenovo, 8943
Hotel Soli Invicto
Nova Zagora Elenovo, 8943
www.soliinvicto.bg

Andare alla radice della storia risalendo poco a poco fino ai giorni nostri, ce lo fa apprezzare di più

Mariella Belloni