Terra di spiritualità diffusa, dove sono vissuti tanti Santi, è allo stesso tempo luogo dove si possono gustare cibi genuini, splendidamente locali, e goderne della piacevolezza, sia dopo aver visitato opere d’arte, sia dopo aver praticato sport, immersi nella sua natura incontaminata.
Vi si può ascoltare il silenzio. Ma anche la musica, della migliore. Per permettere al nuovo turismo di provenienza per lo più nordica che a cavallo della propria bici, ama scoprire, senza inquinare e senza far rumore, ogni prezioso angolo che la natura e la storia umbra ha preservato, sono stati individuati ben trenta itinerari. C’è l’imbarazzo della scelta per caratteristiche, pendenze e difficoltà differenti, ma ciò che tutti offrono è la scoperta di una norcineria, di un agriturismo, di una trattoria nascosta cui è impossibile non dedicare una sosta. Millenni di civiltà nella cura della terra che dà vini e olii pregiatissimi, borghi medievali, eremi silenziosi, gole di pietra scavate da fiumi, cascate d’acqua primordiali, per non palare di arte, cultura, archeologia, costituiscono un mondo da svelare, lentamente, godendo di ogni sensazione.
Alla presentazione alla stampa e agli addetti del settore svoltasi al “The Square” di Milano, sono stati illustrati gli eventi importanti che si susseguiranno per tutta l’estate, dal “Festival di Spoleto” a “Vini nel Mondo”, dal “Finestre, Balconi e Vicoli Fioriti” di Spello, al “Mercato delle Gaite” di Bevagna, dall’”Umbria Film Festival “, al “Jazz it Festival”, fino al “Tango@Todi”. Attrazioni imperdibili non solo per noi Italiani ma per chi vi giunge da Londra, dall’Olanda, dagli Stati Uniti e fintanto dalla Cina.
L’Umbria non è certo luogo per vacanze di massa, ma è perfetto per chi voglia “risettare” il proprio benessere fisico e mentale, per chi desideri aver cura non solo del proprio corpo ma anche della spiritualità, non necessariamente religiosa, influendo positivamente sul corso del proprio futuro.
Una vacanza in Umbria è un investimento su sé stessi. E non è poca cosa.
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Testo e foto di Maria Luisa Bonivento
