[dropcap]U[/dropcap]n napoletano in trasferta, Luciano Pignataro, in quel di Formia per la presentazione del suo ultimo libro “La Cucina Napoletana, ricette e storie”.

La serata dello scorso venerdì ha visto il notissimo giornalista gastronomo, titolare per “Il Mattino” dal ’95 della rubrica settimanale sul vino, che insieme a Giorgio Moffa, patron dell’Antica Pizzeria Ciro in Via Unità d’Italia n. 9 a Formia hanno presentato il volume. La Cucina Napoletana, che potremmo dire la “Cugina” Napoletana, tanti e tali sono i legami che legano Napoli alla ridente cittadina laziale, è stata la protagonista con le antiche ricette sulla scia della tradizione partenopea.

[dropcap]L[/dropcap]’evento gastronomico ha avuto il suo fulcro nella cena preparata proprio con le ricette del volume di Pignataro che lancia la cucina partenopea per riscoprire la storia e la tradizione della città. Il golfo di Gaeta è stato lo scenario più appropriato per fare da cornice alla serata.

Il libro, un autentico successo del giornalista e scrittore enogastronomico decano del settore, narra della preparazione di alcune pietanze che negli ultimi anni stanno prepotentemente ritornando sulle nostre tavole.

La Cucina Napoletana, Ricette e Storie: Ristorante Ciro - Formia - Sapori News [dropcap]V[/dropcap]enerdì Luciano Pignataro ha incontrato la stampa, curiosi ed esperti culinari in una cena-dibattito all’Antica Pizzeria – Ristorante Ciro insieme con Giorgio Moffa,  ricorderemo che è il nipote di quel famoso Ciro Leone, che fondò la storica pizzeria Trianon di Napoli. Nel corso dell’incontro si è discusso sulle potenzialità della cucina napoletana al bivio tra tradizione e innovazione. E’ stata servita una cena il cui menu è stato elaborato proprio sulla base di quei piatti illustrati nel volume di Pignataro. Si è iniziato con una frittata di broccoli e salsiccia, poi gli antipasti con zucchine alla scapece e parmigiana di melanzane. A seguire spaghetti ai frutti di mare con il “trucco”; timballo di zite di Ferdinando II di Borbone. Per i dolci: Marco Infante e i dolci della pasticceria “Leopoldo” di Napoli. Per i vini la scelta è caduta sulla cantina “I Feudi di San Gregorio”.

Harry di Prisco