Il Padiglione Lombardia alla prossima 50ª edizione di Vinitaly - Sapori News La conferenza stampa del padiglione Lombardia al prossimo Vinitaly si è tenuta presso il Belvedere del palazzo Lombardia a Milano. Roberto Maroni, presidente della regione, Gianni Fava assessore dell’Agricoltura hanno introdotto la conferenza, moderata da Davide Oltolini.

 

E’ stata l’occasione per parlare dell’incremento dell’11,7% delle produzioni Docg, di una crescita del 9% di quelle Doc tutte con un ottimo livello qualitativo, ma non solo di fare un report dei successi sui mercati esteri e parlare dell’impegno comune dei Consorzi. Notizie positive con le quali la Collettiva lombarda si prepara ad affrontare la 50ª edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati che si terrà a Verona dal 10 al 13 aprile. Anche quest’anno il Padiglione Lombardia, ospitato al secondo piano del PalaExpo, sarà infatti tra quelli con i livelli di partecipazione più alti, con circa 200 aziende presenti e oltre mille etichette in degustazione. Una presenza caratterizzata dalla scelta sempre più netta dei viticoltori lombardi di procedere sulla strada della qualità. Nel 2015, infatti, la quota di vini a Denominazione d’origine sulla produzione lombarda ha raggiunto il dato record del 54,9% tra Docg e Doc. E, se si considerano anche le produzioni di Igt, la quota di vini lombardi a Denominazione di qualità sfiora il 90%, contro una media nazionale del 75% (dato Istat per il 2014), per un totale di 1,15 milioni di ettolitri di vino (pari a 153 milioni di bottiglie potenziali).Il Padiglione Lombardia alla prossima 50ª edizione di Vinitaly - Sapori News

Uno sforzo coinciso non a caso con l’anno di Expo Milano 2015, che ha messo la Lombardia al centro della scena internazionale. “La Lombardia è la prima regione agricola italiana – ha spiegato il Presidente della Regione, Roberto Maroni – e la seconda a livello europeo, apprezzata sul mercato nazionale e internazionale per la qualità dei suoi prodotti, che rappresentano al meglio l’incontro fra tradizione e innovazione”. “Noi lavoriamo per tutelare le nostre produzioni dalla contraffazione alimentare, perché l’Italian sounding – il consumo di prodotti che sembrano italiani ma che non lo sono – crea danni alla salute e all’economia”, ha proseguito Maroni. “Sosteniamo inoltre i giovani che vogliono impegnarsi in questo settore e le aziende che puntano ai mercati internazionali. Lo abbiamo fatto durante Expo Milano 2015, organizzando incontri business to business a Pianeta Lombardia, lo faremo a Vinitaly nel Padiglione Lombardia con il supporto di Unioncamere. Poiché il 29 maggio si apre l’anno del turismo in Lombardia, anche questa sarà una grande opportunità per valorizzare l’enogastronomia dei nostri territori”.

Tra i principali protagonisti di questa tendenza, che si conferma anno dopo anno, sono senz’altro le nuove generazioni. Rilevando aziende di famiglia o ponendosi alla guida di nuove start up, i giovani hanno infatti introdotto e rafforzato nel mondo vitivinicolo regionale l’utilizzo in vigna e in cantina di modalità produttive più avanzate e sostenibili, per ottenere vini in linea con le richieste non solo del mercato nazionale, ma anche di quelli esteri. La loro presenza in azienda è testimoniata dai numeri: in Lombardia quasi un’impresa vitivinicola su sette (13,2%) è guidata da giovani. Ma l’impatto positivo sulla produzione è ancora più ampio, e riguarda anche i tanti i casi in cui il passaggio di consegne tra una generazione e l’altra è già in atto anche se non è ancora stato formalizzato dal punto di vista societario.Il Padiglione Lombardia alla prossima 50ª edizione di Vinitaly - Sapori News

A sostenere questo processo sono anche le misure ad hoc varate da Regione Lombardia, che nell’ultimo Programma di Sviluppo Rurale ha promosso con interventi concreti l’insediamento dei giovani in agricoltura, destinando al solo comparto vitivinicolo circa quattro milioni di euro. “I giovani da alcuni anni guardano con interesse all’agricoltura – ha dichiarato l’Assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Gianni Fava – e la sfida sarà, per favorire un ricambio generazionale ancora complesso nelle sue dinamiche, fare in modo che migliori il reddito delle imprese agricole. Se riusciremo a fare in modo che i mercati, sia quello interno che l’internazionale, premino la qualità delle produzioni, così come negli ultimi anni è avvenuto nel mondo del vino, riusciremo a garantire un futuro al Made in Italy”. “Con questa conferenza a Milano – ha proseguito Fava presentando tre giovani imprenditrici – presentiamo la 50ª edizione di Vinitaly, manifestazione proiettata ai prossimi 50 anni, con un tributo a Diletta Cavalleri, produttrice di vino in Franciacorta, Cristina Cerri dell’azienda agricola Travaglino in Oltrepò Pavese, Claudia Crippa dell’azienda agricola Le Coste, nel comprensorio dell’Igt Terre Lariane. Rappresentano, a diverse latitudini, il futuro della vitivinicoltura lombarda di qualità e saranno fra le 200 aziende che esporranno alla rassegna di Verona”. Un futuro che, per le oltre tremila aziende vitivinicole presenti in Lombardia, va nel segno di una diffusione sempre più ampia sui mercati esteri. Tra il 2010 e il 2015 il valore dell’export dei vini lombardi è infatti cresciuto del 20%, arrivando a quota 255 milioni di euro.

Il Padiglione Lombardia alla prossima 50ª edizione di Vinitaly - Sapori News Proprio per promuovere ulteriormente le esportazioni quest’anno il Padiglione Lombardia, realizzato e finanziato in Accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, proporrà un’importante novità: una Sala degustazione da oltre 30 posti destinata in primo luogo ad accogliere le delegazioni di buyer stranieri. “Oggi che la sfida si gioca più che mai sui mercati internazionali, il nostro obiettivo è quello di sostenere i produttori favorendo il loro incontro con i clienti stranieri” ha spiegato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia.

“Negli ultimi anni sono stati raggiunti dei risultati considerevoli, ma il patrimonio ineguagliabile sia in termini di varietà sia in termini di qualità su cui può contare la Lombardia garantisce ampi margini di crescita. Siamo la regione con maggiore possibilità di scelta in Italia, con spumanti di fama internazionale, passiti da meditazione, grandi rossi eroici di montagna, bianchi eleganti, rosati dall’incomparabile fascino, bianchi e rossi fermi e frizzanti, oltre a varie produzioni di nicchia d’inestimabile valore. – ha proseguito Auricchio – Per questo dobbiamo coltivare l’ambizione di fare del vino un fattore riconosciuto di eccellenza per la nostra Regione, al pari di moda e design”.

Sul fronte dell’impegno comune dei Comsorzi il Padiglione Lombardia proporrà con questo obiettivo un fitto calendario di incontri e degustazioni per buyer, operatori e giornalisti che vorranno conoscere meglio la variegata offerta dei vini lombardi. Una serie d’iniziative frutto della collaborazione tra la Regione Lombardia, il Sistema camerale lombardo e i Consorzi di tutela dei vini lombardi, i quali più che mai quest’anno sono stati capaci di unire le forze per un impegno comune. Saranno soprattutto loro a valorizzare un sistema regionale che, pur contribuendo solamente per il 3% in termini di volumi alla produzione nazionale, copre ben l’8% delle Denominazioni di qualità: 5 Docg, 22 Doc, 15 Igt, tutte frutto della varietà di ambienti, di clima e territorio che caratterizzano la Lombardia. Una terra di grandi laghi, colline e montagne, che quest’anno sarà perfettamente rappresentata a Vinitaly 2016 da Consorzio Franciacorta, Consorzio Lugana, Consorzio Moscato di Scanzo, Consorzio Oltrepò Pavese, Consorzio Provinciale Vini Mantovani, Consorzio San Colombano, Consorzio Terre Lariane, Consorzio Valcalepio, Consorzio Valtellina, Consorzio Valtènesi ed Ente Vini Bresciani (per Montenetto, Botticino, San Martino della Battaglia e Cellatica).

Una degustazione di prodotti alimentari dei Consorzi e di alcuni vini delle denominazioni ha concluso l’evento.

Giuseppe Arena

Foto di Endstartphoto – Ennevi