La firma, del 28 ottobre a Milano, alla presenza del Ministro Lorenzin e del Presidente AIDEPI Paolo Barilla. Si rinnova così l’impegno dell’industria dolciaria italiana per il miglioramento delle caratteristiche nutrizionali del comparto dei dolci e che riguarda la produzione di biscotti, merendine, gelati ma anche di crackers e cereali da prima colazione. Un percorso di responsabilità iniziato volontariamente nel 2008, sottoscritto con il Ministero della Salute 3 anni fa e rinnovato oggi, con nuovi obiettivi da raggiungere entro il 2017.
Dolci con più fibre e con meno zuccheri, grassi e sale. E ancora, etichette più chiare e porzioni ridotte. Su questi assi si rinnova l’impegno volontario per l’innovazione nutrizionale dei prodotti dolciari assunto dalle aziende associate ad AIDEPI, l’associazione di Confindustria che riunisce le Industrie della Pasta e del Dolce Italiane. Un percorso di responsabilità iniziato nel 2008 e ribadito oggi con la firma di un nuovo protocollo d’intesa tra AIDEPI e Ministero della Salute dove vengono condivisi obiettivi per il miglioramento delle caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari, con particolare riferimento alla popolazione infantile 3-12 anni. L’incontro è avvenuto ad Expo, durante la conferenza “Feeding the planet, Feeding it healthy” alla presenza del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del Presidente AIDEPI Paolo Barilla.
PAOLO BARILLA, PRESIDENTE AIDEPI
“Oggi si rinnova l’impegno dei produttori per il miglioramento delle caratteristiche nutrizionali e delle informazioni in etichetta dei prodotti dolciari, in particolare quelli rivolti ai bambini. È una tappa intermedia e in continuità con un percorso iniziato volontariamente nel 2008, che ci ha portato a innovare prodotti di uso quotidiano come cereali per la prima colazione, biscotti, merendine, crackers, gelati. Per fare alcuni esempi, dal 2008 a oggi abbiamo già ridotto del 33% il contenuto di sodio nei cereali da prima colazione e ci proponiamo di arrivare a -56% entro il 2017. Mentre la concentrazione di fibre nei biscotti è già aumentata di circa il 75%, fino a 3,5 grammi ogni 100 grammi di prodotto. Ma siamo anche intervenuti su porzioni, contenuto di zuccheri e grassi, sulla base di obiettivi condivisi con il Ministero della Salute e che ci proponiamo di raggiungere entro il 2017.”
Il percorso virtuoso di AIDEPI è iniziato nel 2008 e ha visto l’industria dolciaria italiana trasformare una fetta significativa di alimenti “quotidiani” come biscotti, cereali da prima colazione, merendine, crackers e gelati in prodotti più innovativi e nutrizionalmente migliori rispetto a qualche anno fa, grazie alla riduzione, in particolare, del contenuto di sale, zuccheri, grassi e di altri ingredienti il cui consumo eccessivo non risulta in linea con i dettami di una corretta dieta alimentare.
ALIMENTI DOLCI E PUBBLICITA’: IL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE
Anche sulla comunicazione commerciale l’industria dolciaria italiana si è mossa seguendo gli stessi principi di non discriminazione dei prodotti e di promozione di corretti stili di vita, intesi come alimentazione e attività fisica
“AIDEPI da sempre si è resa disponibile e in prima linea con il Ministero. Sin dal 2008, abbiamo adottato un Codice di Autoregolamentazione nell’ambito di Guadagnare Salute con il quale le nostre aziende si sono impegnate al graduale inserimento delle informazioni nutrizionali sull’etichetta dei prodotti, afferma Mario Piccialuti Direttore di AIDEPI, al fine di consentire al consumatore di fare scelte consapevoli con un investimento di oltre 30 milioni di euro. Inoltre le aziende AIDEPI hanno scelto di non intraprendere alcuna attività commerciale diretta, relativa alla vendita di prodotti dolciari, quali merendine, snack, biscotti, gelati e prodotti di cioccolato agli alunni delle scuole primarie (elementari e medie inferiori) affinché siano i genitori a mantenere il controllo delle scelte alimentari dei loro bambini.”
MENO SALE, GRASSI E ZUCCHERI, PIÙ FIBRE: GLI SFORZI CONCRETI DELL’INDUSTRIA
Le sfide che attendono l’industria dolciaria nei prossimi due anni sono quelle di migliorare ancora di più i prodotti dolciari. Ma già molto è stato fatto.
Per il 2017 l’industria dolciaria italiana s’impegna a ridurre il contenuto di sale: nei cereali da prima colazione il sodio è già sceso mediamente dal 2008 al 2014 del -33% (passando da 0,9 a 0,6 g per 100 grammi di prodotto) e nel 2017 la riduzione arriverà al -56%. Mentre il sodio nei crackers, già calato in 3 anni del -18% (da 1,1 g del 2008 a 0,9 g nel 2014), arriverà mediamente a 0,8 grammi entro il 2017.
La riduzione del contenuto medio di acidi grassi saturi di merendine e biscotti (11 grammi nel 2008), scenderà ancora a 10 grammi nel 2017 (-9%).
Sul fronte degli zuccheri, le aziende hanno immesso sul mercato diverse tipologie di dolci… meno dolci, come prodotti senza zuccheri aggiunti o a ridotto contenuto di zuccheri: nei cereali da prima colazione e nei biscotti, gli zuccheri sono stati già “tagliati” del 6% dal 2008 al 2014, passando da circa 35 a circa 33 g per 100 grammi di prodotto. E verranno ulteriormente ridotti entro il 2017 a 30 g. Analogo percorso anche per le merendine.
Cresce invece il contenuto medio di fibre nei prodotti consumati dai bambini: per biscotti e cereali da prima colazione, le aziende si sono impegnate negli ultimi anni a portarne la concentrazione da 2 g nel 2008 a 3,5 g/100 nel 2014 ed è previsto un ulteriore incremento fino a 4,5 grammi nel 2017. Mentre il contenuto medio in fibre dei crackers è già stato incrementato del 40% fino a 3,5 g, e raggiungerà i 4 grammi nel 2017.
PORZIONI MINI PER GELATI E MERENDINE
Anche sul fronte dell’apporto energetico si registra un forte impegno dell’industria dolciaria per individuare la corretta porzione di riferimento, in linea col nuovo regolamento sulle informazioni ai consumatori, ma anche al fine di proporre un corretto utilizzo del prodotto in linea con le attuali esigenze nutrizionali. Nel caso dei gelati, per esempio, il settore, che adotta da anni il Codice di Autodisciplina dell’Istituto del Gelato Italiano, si è impegnato da tempo per contenere l’apporto energetico del prodotto, modulando il rapporto tra gli ingredienti o proponendo porzioni ridotte in alternativa a quelle classiche. In particolare, è in corso la graduale riduzione (-10%) delle porzioni dei gelati industriali consumati dai bambini, passati da una media 2008 di 210 calorie alle attuali 190: a metà strada rispetto alle 170 kcal previste per il 2017. Stesso discorso anche per le merendine, oggi più leggere del 10% rispetto al 2008, con 180 kcal per porzione media, che nel 2017 scenderà ulteriormente di 5 punti fino a 170 kcal. Anche se va precisato che fra le merendine di ultima generazione, la maggior parte delle confezioni, appositamente modificate e ridotte, fornisce già attualmente che circa 110-130 calorie.
PER 8 AZIENDE AIDEPI SU 10 ETICHETTE TRASPARENTI (E VOLONTARIE)
Il settore dolciario ha già anticipato, volontariamente, le disposizioni che diventeranno obbligatorie dal 2016 per l’etichettatura nutrizionale, quali, ad esempio, fornire le informazioni nutrizionali per 100 grammi e per porzione, riferite ai macronutrienti previsti (da 5 a 8) e indicare la percentuale dei consumi di riferimento in rapporto alle GDA (Quantità Giornaliera Indicativa) sul valore energetico. Ad oggi, già l’80% delle aziende dolciarie ha già adottato un’etichetta nutrizionale conforme alla nuova normativa.