Il gusto del green: Sgambaro, la prima pasta in armonia con l'ambiente - Sapori News Ad Expo la sostenibilità vien mangiando: a cena con la sostenibilità insieme a pasta Sgambaro si è parlato di green economy e di filiera italiana, di buone pratiche per i territori e di azioni concrete per ridurre l’impronta ecologica. Grandi temi da assaporare insieme a una pasta di qualità, leggera sull’ambiente.

La qualità come prerequisito, il rispetto per la natura come traguardo: il Mulino e Pastificio Sgambaro è riuscito a centrare entrambi gli obiettivi producendo la prima pasta ecosostenibile, leggera sull’ambiente.

Dall’utilizzo di energia pulita ai progetti innovativi per re-immettere ossigeno in atmosfera, sono diverse le azioni che hanno permesso a Sgambaro di essere un’azienda pioniera all’avanguardia in questa direzione, che riesce a coniugare le logiche dell’industria con quelle della tutela del territorio in cui viviamo. Per raggiungere questi scopi il Presidente Pierantonio Sgambaro ha investito energie e risorse in prima persona: partendo dalla scelta di tecniche micro invasive di coltivazione, dalla riduzione dei trasporti su gomma e arrivando fino all’adozione di aree boschive, utilizzando per l’intero ciclo produttivo soltanto energia idroelettrica pulita.

Sgambaro ha toccato la vetta di questo percorso virtuoso alla ricerca dell’impatto zero con la produzione Etichetta Gialla da ½ kg e con la pasta prodotta per CIR food, una fornitura complessiva di 1.213.225 kg. L’azienda veneta, partner esclusivo di CIR food, ha infatti sviluppato un progetto d’eccellenza, nato dalla collaborazione con il bacino ittico bio Blue Valley, che prevede l’acquisto di crediti carbonio per neutralizzare le emissioni di CO2 prodotte.Il gusto del green: Sgambaro, la prima pasta in armonia con l'ambiente - Sapori News

Grazie anche a questo progetto abbiamo potuto offrire per la prima volta in Italia un prodotto realmente ecosostenibile” afferma il Presidente Pierantonio Sgambaro.“L’esempio della Sgambaro è un modello di qualità a 360 gradi – sostiene Francesco Ferrante, il Presidente del Kyoto Club, l’organizzazione noprofit che riunisce imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali impegnate nella riduzione dei gas-serra in base agli impegni assunti con il Protocollo di Kyoto – Attenzione al prodotto da una parte e scelta di ridurre ogni impatto anche nel processo di produzione fanno di questa pasta il vero testimonial della sostenibilità. Una scelta vincente per i consumatori e per il Pianeta”.

“La contraffazione e la falsificazione del Made in Italy agroalimentare nel mondo – spiega Valeria Sonvico, responsabile Area Ambiente e Territorio di Coldiretti Lombardia hanno ormai superato il fatturato di 60 miliardi di euro, quasi 2 prodotti su 3 in vendita sul mercato internazionale non hanno nulla a che fare con il vero Made in Italy. Per questo serve un’etichettatura chiara e trasparente che tuteli i produttori e i consumatori”.

Il tutto, naturalmente, senza perdere di vista la qualità: Sgambaro seleziona le migliori varietà di grano e lo lavora nel massimo rispetto della materia prima, puntando sulla trafilatura al bronzo e sull’essiccazione lenta.

“L’Italianità e la Sostenibilità sono due dei cardini più importanti intorno ai quali ruota la nostra offerta ristorativa dentro e fuori Expo” ha dichiarato Massimiliano Merenda, Direttore Acquisti di CIR food. “Nei nostri locali all’Esposizione Universale abbiamo dato precedenza assoluta a prodotti Made in Italy e certificati, preferibilmente DOP, IGP e a km 0. La sostenibilità ha influito notevolmente sulle nostre scelte d’acquisto, sia di beni food che no-food. Questo nostro impegno è stato riconosciuto ufficialmente anche da Expo e dal Ministero dell’Ambiente, che ci hanno assegnato il premio ‘Towards a Sustainable Expo’, riservato a chi ha messo in campo soluzioni virtuose capaci di coniugare efficienza e valorizzazione dell’ambiente in occasione dell’Esposizione Universale.”

L’esposizione universale è infatti la vetrina globale dalla quale il pastificio fa conoscere al mondo i suoi valori. “Sono orgoglioso del progetto, nel quale abbiamo investito e creduto – conclude Pierantonio Sgambarooffrire agli italiani una pasta genuina, buona da mangiare e buona anche per l’ambiente”.

A queste tematiche l’azienda ha dedicato un intero sito, online da pochi giorni, utile per approfondire le scelte ecosostenibili di Sgambaro: www.pastaecosostenibile.it

GO GREEN, DAL CAMPO AL PIATTO

Sgambaro utilizza esclusivamente grano duro 100% italiano certificato, coltivato secondo i principi di un’agricoltura sostenibile. I coltivatori, uniti in struttura cooperativa, utilizzano varietà di semi resistenti al clima e agli agenti patogeni, fanno ricorso solo a concimazioni mirate e si avvalgono di un sistema di rotazione delle coltivazioni.

Massima attenzione viene posta poi al tema della riduzione dei trasporti su gomma: la contiguità tra mulino e pastificio è un plus distintivo, supportato dalla scelta precisa di avvalersi solo di agricoltori del Nord, situati nelle vicinanze: per la pasta Sgambaro Etichetta Gialla e per la pasta fornita a CIR food, nello specifico, la distanza media dal pastificio è di 190 km. Sgambaro ha incentivato la semina proprio nella Pianura Padana, assecondando le variazioni climatiche che hanno permesso di riscoprire un’antica vocazione fino ad ora tipica del Tavoliere del sud.

Inoltre l’azienda utilizza per l’intero ciclo produttivo soltanto energia 100% idroelettrica. La scelta di Sgambaro infatti è quella di ricorrere a forme di energia che non inquinano e che preservano le risorse naturali: la certificazione europea G.O. garantisce che tutta l’energia utilizzata dall’azienda provenga da impianti alimentati da fonti rinnovabili. L’utilizzo di motori elettrici ad alta efficienza termica permette inoltre di risparmiare centinaia di tonnellate di CO2.

Completano il percorso green le iniziative di compensazione: prima l’adozione dei boschi di Mel, in provincia di Belluno, e Lusiana, in provincia di Vicenza, poi il sostegno al progetto Bosco Limite, azioni che evidenziano non solo l’impegno dell’azienda per la sostenibilità, ma anche il suo forte legame con il Veneto e il suo territorio.

D’eccellenza il progetto sviluppato con Blu Valley, il bacino ittico della Laguna di Venezia che alleva il pesce in modo del tutto naturale, garantendo così la sopravvivenza e la salvaguardia di preziose alghe. Queste formazioni vegetali sono in grado di stoccare grandi quantità di anidride carbonica nel suolo fangoso della laguna, evitandone la dispersione in atmosfera.

Le valli da pesca lagunari infatti raccolgono la CO2 e la stoccano, naturalmente e senza nessun artificio meccanico, nel sottosuolo melmoso. Un processo naturale che viene favorito ed esaltato dal tipo di attività della valle da pesca e che implica una gestione ambientale sostenibile e ottimale per la cattura del diossido di carbonio.

Da tre generazioni, la famiglia Sgambaro lega la sua storia alla produzione di pasta di grano duro italiano. Nel 1937 il nonno Tullio inizia il mestiere di mugnaio e lo mette in pratica nel suo mulino a Cittadella con un tocco di creatività: escogita un’originale rigatura della macina in pietra che permette di produrre una farina più raffinata, priva di residui calcarei e di qualità superiore. Figli di Tullio e Maria, Dino ed Enzo Sgambaro entrano in scena negli anni ‘60: sotto la loro guida l’azienda conosce un grande sviluppo, assorbendo prima il Pastificio Volpato di Fanzolo di Vedelago (TV), poi il Pastificio Santangelo di Piove di Sacco (PD), per concentrare tutto a Castello di Godego (TV) nel 1963. Alla fine degli anni ’60 all’attività molitoria si affianca quella della pastificazione. Quando i figli di Dino ed Enzo prendono in mano l’attività puntano senza titubanze verso una filosofia green, tanto che, grazie alla volontà del nuovo presidente Pierantonio, Sgambaro diventa la prima azienda in Italia a certificare un pacco di pasta fin dall’origine e a ottenere la dicitura “100% Grano Duro Italiano” e “km zero”. Dal 2004 a oggi, l’impegno per la sostenibilità ambientale si è intensificata: dalla scelta di utilizzare solo fonti di energia rinnovabili, all’avvio di una produzione di grano duro italiano biologica e a base di farro e kamut®. Nel 2014 l’azienda si classifica fra le più virtuose in Italia e prosegue in questa direzione anche oggi investendo sull’acquisto di auto elettriche per ridurre l’inquinamento, puntando a un obiettivo ancora più ambizioso: compensare totalmente le emissioni sulla linea Sgambaro 500 gr attraverso la salvaguardia dei boschi esistenti.