Il Marocco ha riproposto al Sol and Agrifood di Vinitaly, la propria eccellenza olivicola. Per fare conoscere di nuovo la qualità e l’autenticità dell’olio di oliva di produzione nazionale, il Marocco per il secondo anno, ha partecipato a “Sol&Agrifood”, la prestigiosa Fiera dell’agroalimentare di qualità, organizzata nell’ambito del Vinitaly 2015, tenutosi di recente a Verona.

Una partecipazione che ha inteso valorizzare le qualità intrinseche dell’olio di oliva marocchino proveniente da varietà di olive di grande pregio, organizzata e gestita dall’Organismo pubblico per il Controllo ed il Coordinamento delle Esportazioni Agroalimentari (EACCE).

Nella più complessiva produzione agricola, in Marocco, l’olivo costituisce la principale pianta da frutto attualmente coltivata, occupa circa il 10% della superficie agricola nazionale e rappresenta oltre il 55% dell’arboricoltura fruttifera nazionale.

Il Marocco ha riproposto al Sol and Agrifood di Vinitaly la propria eccellenza olivicola - Sapori News

La principale varietà coltivata è il Picholine marocchino, che rappresenta oltre il 90% della superficie coltivata, mentre le altre varietà, prodotte in minore quantità, costituiscono il rimanente 10% e sono le varietà Picholine Languedoc, Manzanille, Picual, Hojiblanca, Arbequine, Ascolana, Dura, Frontoi e Gordal. Tutte varietà che si adattano ottimamente al contesto di produzione del Marocco e che si prestano ai più diversi utilizzi.

Il settore olivicolo marocchino, rilanciato nel 2008 nel contesto del Plan du Maroc Vert, promosso per favorire lo sviluppo agricolo nazionale e per il più complessivo sviluppo economico del Paese, ha registrato nell’arco di cinque anni, un prorompente slancio sia quantitativo che, soprattutto, qualitativo.

Infatti, la superficie dedicata agli olivi è passata dai 763mila ettari coltivati nel 2007/2008, ad oltre un milione di ettari nel 2012/2013. Mentre in termini di produzione, la filiera olivicola è cresciuta in modo esponenziale passando da una produzione di 850 mila tonnellate del 2008/2009 a 1,5 milioni di tonnellate registrate nel periodo 2013/2014.

Così, attualmente il settore olivicolo pesa sul PIL agricolo nazionale per il 5% e per il 15% nelle esportazioni agro-alimentari marocchine ed in grado di assicurare almeno 100 mila posti di lavoro stabili nel comparto.

Mentre, a lungo termine, lo sforzo di programmazione prevede la grande scommessa di portare al raddoppio la superficie coltivata ampliando, entro il 2020, la superficie coltivata a 1,2milioni di ettari che garantiranno una produzione pari a 2,5milioni di tonnellate annue.

A Sol&Agrifood, lo stand del Marocco, decorato e strutturato in modo da riflettere la singolarità e la ricchezza della cultura marocchina oltre che l’autenticità dell’olio di oliva proposto, ha messo a disposizione un articolato spazio di degustazione. In cui gli esperti di analisi sensoriale dell’olio di oliva, coordinati da Abdelkrim, capo della commissione nazionale di analisi sensoriali, hanno aiutato i visitatori a scoprire le qualità gustative dell’eccellente prodotto marocchino.

Inoltre ha favorito e sostenuto la partecipazione di numerosi produttori privati che hanno potuto esporre e fare conoscere al pubblico di settore della Fiera, la loro produzione di eccellenza ed altri servizi del comparto. In particolare, erano presenti nello stand, la Società Atlas Olive Oils, di Casablanca, tra le aziende storiche di produzione olivicola marocchina, la Interprolive, con sede a Temara, una Federazione Interprofessionale che organizza produttori, venditori, importatori ed esportatori del settore. Quindi la Liesieur Cristal di Casablanca, società che raffina ed imbottiglia i prodotti olivicoli, la Les Huiles De Saiss di Pr El Hajeb, la Compagnia les Huiles d’olives de la mediteranèe, di Oujda. Ed ancora, la Massera Brahim Zniber di Meknès, l’Olea Capital di Rabat e la Zitoun Al Atlas di Casablanca.