Le diverse anime delle cantine d'Abruzzo - Sapori News Una breve strada in salita conduce all’Azienda Agricola Angelucci di Castiglione a Casauria (siamo già in provincia di Pescara), incastonata tra i monti della Maiella da una parte e del Gran Sasso dall’altra, in un paesaggio che conserva una natura ancora incontaminata ed una biodiversità faunistica eccezionali.

Voluta dall’imprenditore metalmeccanico Antonio Angelucci, l’azienda è nata nel 2000, con lo scopo di recuperare un vitigno autoctono ormai abbandonato, salvandolo dall’estinzione. E così il vitigno Moscatello, la cui coltivazione sul territorio è documentata fin dal 1747, ha avuto la sua rinascita, diventando uno dei moscati più apprezzati, grazie al suo gusto fruttato, con sentori di agrumi e di ananas maturo, di frutto della passione e di zenzero, che lo rendono perfetto in abbinamento ai dessert, ma anche a formaggi stagionati ed erborinati, o a carni bianche e foie gras. Il Moscatello è stato premiato al Vinitaly 2012 come Gran Medaglia d’Argento per la categoria “Vini da dessert” .

Da non perdere, poi, il Travertine, un’originale versione dry di Moscatello, dotato di ottima sapidità minerale e perfetto per l’aperitivo o in abbinamento a pietanze di pesce, carni bianche e formaggi, premiato con l’ambito riconoscimento della  “bottiglia Slow Wine” ed inserito nella guida Slow Wine 2013 .

In azienda vengono prodotti anche altri tipici vini abruzzesi, come il Pecorino IGP, il Montepulciano d’Abruzzo Dop e Doc, il Cerasuolo d’Abruzzo Dop e Doc, il Trebbiano d’Abruzzo Dop.

La sua anima? La capacità e la lungimiranza di un imprenditore che ha voluto e saputo salvaguardare un vitigno che è anche un pezzo di storia e testimonianza di antiche tradizioni d’Abruzzo.

 

www.angeluccivini.it

Claudia Di Meglio

 

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