Non solo pizza - Sapori News

EATALYWORLD, che con il presidente Oscar Farinetti, sognatore con i piedi ben piantati per terra, ha svelato a New York e a Chicago delizie nostrane come polenta, cacio e pepe, anguilla, merluzzo e dolci caserecci, avrà un cognome ricco di suggestioni, F.I.CO. che in realtà sta per Fabbrica Italiana Contadina.

La Germania punta sulle auto, gli Stati Uniti sul software e l’Italia? Paese dei microclimi, circondato dal mare, con venti temperati che circolano e s’incontrano con altri freddi che provengono dal nord, è il terreno perfetto per le biodiversità. Le antiche tradizioni enogastronomiche mantenute negli anni come ricchezza familiare, diventano inoltre quanto mai attuali nel momento in cui, nonostante la crisi, il mondo guarda all’Italia come al modello da seguire nel modo di mangiare oltre che di vestire, il 2013 ha infatti segnato il record storico di esportazione dei prodotti agroalimentari e non è poco.

Proposto quale organo di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’eccellenza italiana dal raccolto, alla produzione ai sapori delle nostre tavole, F.I.CO abiterà a Bologna, che non a caso è sede della più antica università nel mondo, negli spazi di oltre 80mila metri quadrati del CAAB, “una casa stabile, come la definisce il presidente Andrea Segrè, per custodire, raccontare e tramandare una delle risorse più vitali dell’economia italiana: il cibo”.

Stalle, acquari, orti, campi, laboratori, officine di produzione, banchi serviti, groceries e ristoranti costituiranno un atlante tridimensionale in cui penetrare con curiosità, condividendo con i visitatori stranieri una riscoperta gioia di vivere che in passato ci aveva reso tanto attraenti.

All’insegna del rispetto per la natura, l’immenso Parco funzionerà con l’energia del sole, grazie all’impianto fotovoltaico installato sui tetti, guarda caso, il più grande d’Europa e il fabbisogno idrico non potabile sarà fornito da acqua di bonifica. Quanto al trasporto merci, un’uscita dedicata sull’autostrada sarà aperta dalle 10 di notte alle 10 di mattina.

Patrimonio immobiliare pubblico, che spesso è sottoutilizzato, se non svenduto, qui viene valorizzato, con la previsione di ben 5mila posti di lavoro, tra addetti diretti  e nell’indotto, cioè accoglienza, filiera agricola, trasporti e logistica, commercio e servizi.

Grandi opportunità colte con coraggio e entusiasmo che potranno far da volano a tutto il paese. Non effimero come una mostra, ma vero punto di riferimento museale, didattico e degustativo che punta sul futuro e sulla continuità, dal 2015 sarà aperto a visitatori italiani e stranieri. Gratuitamente vi avranno accesso pensionati e bambini, che abbandonando le diete “obesizzanti” d’oltreoceano, scopriranno con orgoglio le proprie radici italiane che oltre a essere salutari, rendono felici.

Maria Luisa Bonivento