“Il vino come specchio e anima della terra, il territorio, protetto e difeso, come fedele alleato”. S’identifica così la filosofia dell’Azienda Agricola Rabajà di Bruno Rocca che entra a fare parte del ricco catalogo di Pellegrini Spa, distributore di vini e distillati di qualità sul territorio nazionale.

Dalla valorizzazione e dal rispetto dei luoghi del Rabajà di Barbaresco deriva la qualità delle uve che fanno di questo grande vino la naturale espressione di una scrupolosa attenzione che Bruno Rocca e i suoi figli, Francesco e Luisa, hanno fatto crescere nel tempo.

Un’identità tramandata dal nonno Francesco che, negli anni ’50, ha iniziato a porre le basi per trasformare il lavoro della terra da esigenza a valore. Il vino secondo Bruno Rocca deve avere corpo, equilibrio ed eleganza: in grado di esaltare non solo i sensi, ma anche la mente. Un prodotto che, nell’Azienda Agricola Rabajà, non subisce manipolazioni: dalla vigna alla cantina i passaggi vengono eseguiti nel totale rispetto della sua naturalità, con un’attenta cura dei vigneti per produrre grappoli di qualità vera espressione del territorio da cui provengono. 

Gli appezzamenti dell’azienda si estendono su una superficie di 15 ettari sulle colline della Langa albese e di quella astigiana. La maggior parte dei vigneti è incentrata a Barbaresco, nel cuore del prestigioso Cru Rabajà con esposizione a Sud-Ovest, da cui si ricavano vini eleganti e potenti.

Le altre vigne sono situate a Treiso, Neive (zona Currà) e nel comune astigiano di Vaglio Serra, dove viene prodotto il Barbera d’Asti. Tutto il vino proviene dalle sole uve di proprietà curate personalmente da Bruno Rocca e dal figlio Francesco. Più della metà sono di Nebbiolo, da cui si ricavano il Barbaresco, i due Crus di Barbaresco: Rabajà e Coparossa e il maestoso Maria Adelaide, un Barbaresco dedicato alla mamma di Bruno. Con la parte rimanente delle uve si producono Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Langhe Rosso, Barbera d’Asti e Langhe Chardonnay unico bianco della produzione.

La cantina, divisa in tre locali, è stata sviluppata fin dagli anni ’90 per favorire la lavorazione e la razionalizzazione delle mansioni.

Bruno Rocca e la passione per l’eccellenza - Sapori News

Le uve vengono pigiate e diraspate nel reparto pigiatura ed il mosto fatto fermentare in acciaio. La pressatura delle bucce viene effettuata in modo soffice e la temperatura della fermentazione viene stabilizzata sui 21/22°C per favorire la malolattica.

I vini più giovani vengono fatti maturare in acciaio, mentre il Nebbiolo da Barbaresco viene affinato in legno. Nel reparto invecchiamento, il più interrato, il vino Barbaresco prende colore, profumi e struttura, in un ambiente dove la temperatura controllata non supera i 17°C. Anche la Barbera, dopo un periodo di permanenza in acciaio, viene affinata in botti di rovere. Il terzo locale è invece dedicato all’imbottigliamento ed allo stoccaggio delle bottiglie.

Distribuiti da Pellegrini S.p.A, i vini Bruno Rocca sono disponibili nelle enoteche di nicchia e nelle carte vini dei più rinomati ristoranti.