ECCO I "CAMPIONI" DOC E IGP DELL'ALTO ADIGE - Sapori News SCOPRIRE IL LUSSO DELLA SEMPLICITA’ CON I PRODOTTI  A MARCHIO DOC E IGP

Dall’Alto Adige i “campioni” della qualità a tavola. Il ruolo dei Consorzi di Tutela a garanzia della trasparenza

DOC (denominazione di origine controllata) o IGP (indicazione geografica protetta), non sono dei semplici marchi, ma certificano al consumatore la bontà, la genuinità e la sicurezza di un prodotto. Le eccellenze tutelate con i marchi europei di qualità trasmettono valori condivisi e ricercati: dal legame con il territorio alla salubrità, dalla selezione delle materie prime alla lavorazione che segue i dettami della tradizione. Valori ai quali è stata data la giusta risonanza grazie al progetto biennale “La nuova sicurezza alimentare europea – proseguimento”. Dallo scorso anno l’iniziativa dedicata ai prodotti a marchio europeo di qualità DOC e IGP ha avvicinato e coinvolto migliaia di consumatori con interviste, aree di degustazione e una campagna informativa capillare e d’effetto, che ha avuto come testimonial la Mela Alto Adige IGP, lo Speck Alto Adige IGP e i Vini Alto Adige DOC.

Tre “campioni” della tipicità e della qualità, tre prodotti ben riconoscibili e identificabili con il territorio d’origine, l’Alto Adige, forti nella loro semplicità, il miglior esempio di come i marchi di qualità europei permettano di ricondurre immediatamente il nome di un determinato prodotto al luogo d’origine, a un contesto produttivo ben identificato e rappresentato dai rispettivi Consorzi di Tutela. Dietro a ogni prodotto a marchio IGP e DOC vi sono un territorio e un Consorzio, costituito dai produttori proprio con lo scopo di dare precise garanzie sulla filiera di qualità, sull’origine e sulla sicurezza alimentare. Un compito che coinvolge in prima persona i produttori stessi, non più anonimi fornitori di “materia prima”, ma protagonisti ben identificabili di un percorso di qualità e trasparenza riconosciuto dai marchi di tutela europei. Il concetto della “delocalizzazione”, infatti, controverso segno dei tempi nel panorama produttivo dell’ultimo ventennio, non esiste nell’agroalimentare di qualità. Il legame con il territorio di origine, le tecniche tradizionali di coltivazione e lavorazione conferiscono infatti un’identità ben precisa e non equivocabile ai prodotti di eccellenza. Si tratta di fattori non esportabili e non riproducibili, di filiere produttive che al di fuori del territorio di appartenenza perdono di valore e significato. L’Alto Adige e i suoi tre prodotti testimonial ne sono un chiaro esempio. Impossibile confondere o non riconoscere la Mela Alto Adige IGP, lo Speck Alto Adige IGP, i Vini Alto Adige DOC, tipicità uniche e inimitabili.

Sono ben 13 le varietà delle mele dell’Alto Adige per le quali è stato riconosciuto il marchio di qualità IGP, uno “scudo” in tutta Europa contro l’imitazione e la contraffazione. Per garantire la qualità e l’autenticità dello Speck Alto Adige IGP il Consorzio di Tutela ha sviluppato, in collaborazione con un istituto di controllo indipendente, un severo sistema di verifica di tutte le fasi della lavorazione, dalla selezione della carne al prodotto finito. Non è un caso, infine, che i vigneti   classificati DOC in Alto Adige siano addirittura il 98% dei 5.300 ettari complessivi, un record per l’Italia e l’Europa.

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