Maestria, tradizione e perfezione. E ancora, ricerca, innovazione e… resistenza. Sono queste le qualità – universalmente riconosciute – della Distilleria Andrea Da Ponte e del suo unico ed esclusivo Metodo.
E questo in un momento in cui le eccellenze italiane del settore alimentare, eccellenze che davano lustro al nostro made in Italy e lo rendevano famoso nel mondo, parlano sempre meno italiano e “cedono” agli stranieri. Solo per citare alcuni casi, Pernigotti, celebre brand noto per i gianduiotti, venduta ai turchi, la Gancia diventata russa, la Carapelli passata alla Spagna; bene, non soltanto la Distilleria Andrea Da Ponte resiste, ma in più, rilancia.
E la Distilleria Andrea Da Ponte lo fa con un doppio, prestigiosissimo “colpo”, ovvero un premio, un grande riconoscimento a due prodotti, gli spumanti Don Giovanni Da Ponte Brut e Don Giovanni Da Ponte Extra Dry, che conquistano la medaglia d’argento all’ultima edizione del concorso “La Selezione del Sindaco” organizzato dall’Associazione nazionale Città del Vino e RECEVIN (Rete Europea delle Città del Vino).
Martedì 9 luglio in Campidoglio è stata celebrata questo doppia vittoria, che riempie di soddisfazione la Distilleria Andrea da Ponte. Soprattutto perché “La Selezione del Sindaco” è l’unico concorso enologico internazionale che prevede la partecipazione di imprese e Istituzioni per valorizzare le piccole partite di vino di qualità (Docg, Doc, Igt), frutto della tradizione di un territorio.
È stato il Sindaco di Conegliano Veneto, Floriano Zambon, a consegnare nelle mani di Francesco Fabris, Amministratore Unico dell’Azienda, e dell’enologo Graziano Freschet, responsabile qualità dell’azienda, le due medaglie, frutto dell’impegno della Distilleria Andrea Da Ponte e della riconosciuta qualità delle pregiate uve Prosecco selezionate della DOCG Conegliano – Valdobbiadene.
Un premio che celebra la costante attività di ricerca e innovazione portata avanti dall’azienda da oltre 120 anni, e ora da Francesco Fabris e che si aggiunge alla già lunghissima lista di riconoscimenti internazionali che può vantare l’azienda di Corbanese di Tarzo, a conferma del respiro veramente mondiale, dell’attitudine alla ricerca dell’alta qualità e al miglioramento continuo, e naturalmente del Metodo unico.
Lo spumante Don Giovanni Da Ponte Brut, creato nella migliore tradizione del metodo italiano in numerazione limitata, è uno straordinario prodotto dal retrogusto di miele d’acacia e di mela matura.
Il Don Giovanni Da Ponte Extra Dry, gradazione alcolica di 11,5%, da servire alla temperatura di 10-12 gradi, si presenta di colore giallo paglierino scarico, offre la sensazione di un gusto pieno, morbido e saporito, con richiami alle delicate essenze dei fiori e a quelle della frutta matura, è altamente indicato come spumeggiante aperitivo, ottimo in ogni occasione.
Del resto, ognuno dei prodotti Da Ponte – tanto i distillati, quanto gli spumanti e i prosecchi – si presenta con altissimi standard qualitativi, assodati e scelti dal mercato italiano e internazionale; sono prodotti di prestigio, rivolti a un pubblico di nicchia.
Ma è certo il Metodo di distillazione, unico al mondo, a fare la vera differenza. Nel lontanissimo anno di grazia 1896, Matteo Da Ponte, fratello di Andrea, proprietario della Distilleria, elaborò il suo “Manuale della distillazione delle vinacce, del vino, e delle frutta fermentate”.
In breve, il Metodo Da Ponte, innovativo e modernissimo, diffusore di una ricerca di alta qualità internazionalmente riconosciuta, diventa così uno studio fondamentale per tutti coloro che si avvicinano al mondo della distillazione.
Puntare sulla qualità e sull’export; sul processo di internazionalizzazione e contemporaneamente sull’italianità e la naturalità del prodotto: e ancora, esperienza e freschezza, riconoscibilità e capacità di sorprendere sempre; crescita continua, sguardo rivolto al futuro, ma anche orgoglio per la tradizione consolidata; tutt’altro che contraddizioni, ma segreti per il successo, strategie che spiegano perché, tanto più in un contesto come quello attuale la Distilleria Andrea Da Ponte mantenga saldamente un ruolo di leadership in patria e all’estero senza perdere quote di mercato, grazie alla valorizzazione del territorio e alla difesa del patrimonio e dell’eccellenza del know how italiano come investimento per le future generazioni.