DIETA:UN OCCHIO ALLA LINEA E UNO AL PORTAFOGLIO - Sapori News


La recessione rende tutto più difficile, anche mangiare in maniera equilibrata; infatti bisogna anche far quadrare i conti della spesa. Il Centro Studi Sprim è da tempo al lavoro per fornire uno strumento che permetta di misurare gli acquisti attraverso l’analisi di due variabili: il prezzo e la qualità dei nutrienti apportati.  Nasce così il Barometro Nutrieconomico, presentato in anteprima alla comunità scientifica in occasione della VII edizione di NutriMI, Forum Internazionale di Nutrizione Pratica.

Con l’estate alle porte, i ricercatori si sono concentrati nelle ultime settimane sull’analisi nutrieconomica della frutta e della verdura più consumate della stagione. Si è così visto che, nel rapporto qualità/prezzo, kiwi, albicocche, melone, banane e susine ‘battono’ fragole, ananas, pesche e ciliegie. ‘Stroncata’ l’anguria, sono i kiwi le vere star della stagione, grazie in particolare al loro apporto di vitamine C, B6, E, fosforo, potassio e folati. 

Quanto alle verdure, peperoni (fonte di vitamina A, B6, C e folati), spinaci, fagiolini, carote e bieta rappresentano le scelte migliori per preservare benessere e portafoglio. Deludono, invece, i grandi classici: insalate e pomodori.  

L’indagine comprende molti altri alimenti, tra cui le carni fresche: quelle bianche, private della pelle, possono tranquillamente sostituire alcuni tagli di vitellone, con un notevole ritorno anche per il portafogli. Nel comparto dei prodotti ittici, invece, sono il pesce azzurro e la trota a presentare la qualità nutrizionale maggiore al prezzo inferiore. 

«I dati dimostrano che il Barometro Nutrieconomico può aiutare i consumatori a risparmiare fino al 30% sulla spesa alimentare, compiendo allo stesso tempo scelte alimentari più consapevoli. – spiega Laura Primavesi, ricercatrice del Centro Studi Sprim. – La comunità scientifica ha apprezzato molto questa nostra iniziativa. Noi non vediamo l’ora di diffonderlo e metterlo a disposizione il prima possibile del grande pubblico».