Bilancio positivo per TUTTOFOOD - Sapori News Per raccontare il successo di TUTTOFOOD 2013 non bastano i numeri riguardanti la grande affluenza di pubblico (50.210 operatori professionali certificati, con un incremento degli esteri del 40%), la forte rappresentanza di buyer internazionali (1.143 top buyer provenienti da 80 Paesi) e la folta presenza di aziende italiane e straniere tra gli espositori (2000,+11% rispetto all’ultima edizione).

È, infatti, con uno sguardo all’internazionalizzazione, sull’importanza della formazione e sulla difesa dell’eccellenza, che TUTTOFOOD ha vinto sfide importanti, contribuendo a delineare e a rendere più raggiungibili per tutti gli operatori nuovi obiettivi futuri.

EXPO 2015 E LE DINAMICHE DI UNO SVILUPPO POSSIBILE: LA CONQUISTA DEI MERCATI DIVENTA SOSTENIBILE

La presenza di Expo 2015 come partner d’eccezione a TUTTOFOOD 2013 ha consentito la nascita di una consapevolezza nuova per tutti gli operatori del settore, esterna alle logiche di mercato, ma capace di coniugarle con alcuni aspetti fondamentali che coinvolgono gli equilibri tra Paesi e le previsioni verso un futuro certamente più complesso, ma anche ricco di opportunità.

Oltre al convegno di apertura, organizzato in collaborazione con il World Food Programme e con Fiera Milano, Expo 2015 ha organizzato importanti incontri che hanno messo in luce scenari la cui conoscenza è imprescindibile per chi fa business e punta all’internazionalizzazione.

Così, i BRICS non appaiono solo un mercato dove investire, ma sono ormai protagonisti della scena globale: molti grandi eventi dei prossimi anni li vedranno direttamente coinvolti e Paesi dell’Africa e dell’Asia hanno investito in Expo 2015, dove si affacceranno realtà come l’Indonesia o l’Angola, che dimostrano vivacità e voglia di emergere.

La spinta al progresso di numerosi Paesi porta a rivedere al rialzo le stime di crescita della popolazione mondiale e al ribasso quelle relative al valore della terra coltivabile pro capite. La prima risposta del mercato a questa forbice è il rialzo dei prezzi delle materie prime, con ripercussioni sui costi di trasformazione e sui prezzi dei prodotti finiti.

È per questo che investire nella ricerca per un settore agroalimentare sempre più sostenibile diventa la priorità a livello globale.

La risposta a questa esigenza nasce da una ricerca più attenta in ogni passaggio della filiera, una ricerca che può trovare anche ottime risposte nei consumi, come dimostra il caso del Biologico, cui Expo 2015 ha dedicato un convegno.

Il fenomeno del Bio rappresenta ormai una risorsa per la GDO di tutta Europa: nelle catene di distribuzione dei maggiori Paesi del vecchio continente sono migliaia le referenze presenti sugli scaffali. L’Italia è il maggior produttore Bio (con oltre 48.000 operatori, secondo i dati ISMEA) ma una forte quantità di produzione viene ancora esportata all’estero, dove al Bio sono dedicate anche catene specializzate, benché in Italia quello del Bio sia l’unico settore della GDO che ha visto vendite in crescita (+7,3% dati ISMEA) nell’ultimo anno.

Dunque, guardando sia al macro, sia al micro, il messaggio lanciato da EXPO 2015 a TUTTOFOOD è di accogliere il futuro con una disposizione al cambiamento.

È con questo mood che si potrà far fruttare al meglio anche la stessa sfida dell’Esposizione Universale a Milano, che porterà nella metropoli lombarda 20 milioni di visitatori in 6 mesi, generando un indotto stimato dagli organizzatori di Expo 2015 intorno ai 9,5 miliardi di Euro, con un valore della produzione che ruoterà intorno all’evento pari a circa 22-25 miliardi di Euro.

E non si guarda solo a numeri del futuro: già oggi le aziende che hanno aderito a Expo hanno investito oltre 250 milioni di Euro.

LE ECCELLENZE IN CAMPO:  SPECIALIZZAZIONE E FORMAZIONE INDISPENSABILI PER LA CRESCITA DI TUTTI

La presenza delle Associazioni di filiera ha rappresentato il fulcro della specializzazione nel percorso di formazione offerto da TUTTOFOOD. Degli oltre 150 eventi programmati nei 4 giorni di manifestazione, infatti, numerosi sono stati organizzati dai rappresentanti di ASSICA, AIDEPI, UNAPROL, UNIONALIMENTARI e UNAS.

Le filiere italiane sono state quest’anno protagoniste di TUTTOFOOD attraverso le più importanti associazioni italiane del settore, che hanno portato in manifestazione la loro esperienza offrendo ai visitatori la possibilità di valutare prospettive di crescita nei vari comparti e opportunità di sviluppo.

AIDEPI, l’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta ha individuato gli aspetti più interessanti per la filiera di sua competenza offrendo, da un lato, stime sulle vendite e sul mercato, e dall’altro individuando gli aspetti più eminenti rispetto alle normative che si legano in modo diretto con l’attività dei produttori.

Ha puntato tutto sulle esportazioni ASSICA, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, proprio in un anno promettente per il mercato con l’apertura degli USA agli insaccati di breve stagionatura.

Anche UNAS – UnionAlimentari ha fatto il punto, attraverso una tavola rotonda dedicata, sul settore Surgelato e sulle importanti opportunità di business che esso può generare.

UNAPROL, Consorzio Olivicolo Italiano, ha offerto diversi spaccati sul settore, sia riguardo al mercato italiano e alla qualità dei prodotti, sia attraverso un’analisi del mondo dei produttori, e alle specificità richieste oggi alla loro professione.

INTERNAZIONALIZZAZIONE E SCOPERTA DEI NUOVI TREND:  SAPERLO PRIMA, PER INVESTIRE MEGLIO

TUTTOFOOD 2013 ha rappresentato una fucina di opportunità per le aziende e gli operatori che vogliono aprirsi all’internazionalizzazione. In particolare, per gli operatori in visita è stato possibile entrare in contatto con numerose occasioni per formarsi circa le tendenze di mercato e di consumo in Italia, ma soprattutto all’estero.

Grande interesse ha così suscitato il convegno dedicato a Internazionalizzazione e normative sulla promozione e sul sostegno dell’export verso i Paesi più promettenti, organizzato da TUTTOFOOD e LC International. Sono infatti numerose le opportunità, forse ancora poco conosciute, che offrono sostegno economico e promozione alle PMI. Così la Misura 501 è un utile strumento per esportare, insieme al prodotto, precise informazioni sulle sue caratteristiche peculiari e prevede anche il finanziamento relativamente alla partecipazione a manifestazioni fieristiche di importanza nazionale, europea e internazionale e per svolgere azioni di informazioni sui regimi comunicati dei prodotti DP. IGP e STG.

Invece, la Misura 133 rappresenta uno strumento per finanziare i progetti di informazione e promozione dei sistemi di qualità, mentre la Misura 132 offre un contributo per le attività di certificazione degli agricoltori che producono secondo le norme dell’agricoltura biologica, le denominazioni DOP, IGP, DOC, DOCG e i prodotti a marchio Qualità Controllata.

Durante questo convegno ha trovato spazio anche una riflessione su Food Hospitality World, Salone dell’agroalimentare e dell’ospitalità professionale che Fiera Milano organizza come risposta alla necessità di internazionalizzazione delle aziende unendo la professionalità e la conoscenza dei mercati di TUTTOFOOD a quelle di HOST, Salone Internazionale dell’Ospitalità Professionale e dando vita a manifestazione internazionale veicolo ideale per portare il Made in Italy nei nuovi grandi mercati extraeuropei come India, Cina, Brasile, Turchia e Sudafrica.

Pensato come un format capace di adattarsi ai mercati a cui viene proposto, con sempre maggiore interesse da parte degli operatori internazionali, Food Hospitality World  vedrà le prossime edizioni prossimi appuntamenti a Bangalore, in India, dal 12 al 14 giugno 2013 a Bangalore,   – con oltre 300 espositori stimati e 50 categorie di prodotto presenti e la partecipazione a FHW India di AIDEPI con Dolce Italia e di Confida con Vending in the world – in Cina, il prossimo settembre, dove punto di forza sarà il programma di matching VIB  e in Turchia, dove FHW si svolgerà sotto forma di missione imprenditoriale con un focus sul settore hospitality. Uno spazio speciale sarà riservato all’alimentare Made in Italy all’interno di un’area dedicata al gourmet.

A TUTTOFOOD ha anche trovato pieno compimento il progetto realizzato congiuntamente da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Fiera Milano nato per affiancare le aziende lombarde in un percorso di formazione all’internazionalizzazione e per  supportarle nello sviluppo di nuove competenze e strategie e nell’individuazione e penetrazione dei mercati di maggior interesse.

Le 61 aziende lombarde che hanno partecipato al progetto  erano presenti gratuitamente come espositori in mostra, dove hanno incontrato durante 468 appuntamenti certificati su EMP buyer provenienti da 251 aziende diverse, per il 98,8% estere (5 dall’Africa, 74 dall’America, 53 dall’Asia, 6 dall’Australia e 110 dall’Europa) a cui si sono aggiunti altri incontri non pianificati in precedenza perché nati dai contatti in mostra.

Il 71% delle aziende ha riconosciuto il progetto come utile e valido nella sua efficacia e il 60% ha ritenuto l’attività commerciale e di contatto più che soddisfacente.

L’EXPERIENCE DIVENTA PROFESSIONALITA: I LABORATORI DI MAGGIOR SUCCESSO A TUTTOFOOD

Sono state 580, in 4 giorni, le presenze agli eventi organizzati da Planet One, scuola per barman professionisti nonché esperti di consulenze nell’ambito beverage e pubblici esercizi a 360°, che ha coordinato e gestito l’area educational TUTTOFOOD Academy, parterre di incontri con alcuni interessanti brand leader.

Grandi i nomi delle aziende partecipanti: Heineken ha puntato sulla corretta spillatura del prodotto e su quanto il servizio faccia effettivamente la differenza, svelando anche le teorie di abbinamento birra e cibo, rivelando che la bevanda va bene in compagnia di piatti più strutturati insieme alla competenza di Federico Maria Liperini e Mauro Discepolo Beer Culture Specialist.

E cibo e buon si sono incontrati anche durante gli show cooking offerti da Acqua Panna e San Pellegrino con Eros Picco, chef del ristorante stellato Innocenti Evasioni, e l’esperto Giuseppe Vaccarini, premiato nel 1978 Miglior Sommelier del Mondo e attuale Presidente dell’ASPI,  che hanno presentato il water and food pairing offrendo degustazioni ai visitatori.

Illy, con la sua Università del Caffè di Trieste ha portato all’attenzione del pubblico gli aromi, le ricette a base di espresso e le tecniche di latte art. A tenere gli incontri sono stati Michele Pauletic, responsabile del team di baristi trainer dell’Università del Caffè di Trieste, con la collaborazione di Andrea Destalles, trainer della scuola.

L’area TUTTOFOOD Academy ha ospitato anche gli incontri di formazione e le degustazioni a base di spirits di Campari Academy, con Fiorenzo Detti, sommelier AIS e vero e proprio guru del bere, e il trainer Mattia Corunto.

Nelle ultime due giornate Augusto Celata, chef e consulente per Bonduelle, ha animato l’aperitivo a base di Campari e squisitezze come quiche di verdure e insalate di mais e gamberetti.