Nell’ambito di NutriMI 2013, Sprim Italia ha presentato una nuova metodica ispettiva per il settore Qualità ittico della Grande Distribuzione Organizzata e ha fatto conoscere il modo tutto italiano di consumare pesce crudo!
Nell’ambito di Nutrimi 2013 – VII Forum Internazionale di Nutrica Pratica – affermato oggi tra i più rilevanti appuntamenti congressuali in tema di Nutrizione e Alimentazione, Sprim Italia ha presentato quest’anno una giornata di formazione e aggiornamento dedicata al settore ittico, con un programma di elevato valore tecnico, alla presenza dei massimi esperti italiani e con il patrocinio delle maggiori istituzioni e associazioni del settore, quali l’Università degli Studi di Milano Dipartimento di Scienze Veterinarie per la Salute la Produzione Animale e la Sicurezza Alimentare, Associazione Piscicoltori Italiani, Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, Ordine dei Medici Veterinari di Milano e Società Italiana Patologia Ittica.
Rischi, Metodi e Tendenze per un settore le cui le problematiche quotidiane di gestione del prodotto sono tra le più numerose e diversificate, a causa dell’elevata deperibilità dello stesso e dei tempi brevissimi di reazione, i più ristretti di tutto il settore alimentare.
Novità e aggiornamento per gli addetti ai lavori con esperti, accademici e istituzioni di tutta Italia
La giornata Sicurezza, Qualità, Sostenibilità dei prodotti della pesca nell’industria e distribuzione è stata organizzata con lo scopo formativo di illustrare la situazione attuale del settore, in cui il consumatore ha come riferimento principale per l’approvvigionamento dei prodotti ittici il supermercato, che deve dunque far fronte alla gestione di volumi sempre maggiori e provenienze globali dei prodotti.
Un focus è stato fatto anche sulla ristorazione collettiva, che sembra abbracciare sempre più le linee guida alimentari per l’incremento del consumo di pesce e per l’aumento di conoscenza del prodotto da parte delle nuove generazioni. A questo proposito il Dr. Andrea Fabris, Medico Veterinario consulente API (Associazione Piscicoltori Italiani), ha informato sugli accordi tra ristorazione collettiva e piscicoltori italiani relativi all’inserimento della trota italiana (eccellenza dell’ittiocoltura in Europa) nella dieta sin dalla giovane età.
In merito alle considerazioni nutrizionali e tossicologiche derivanti dal consumo dei prodotti ittici in età evolutiva, la Dr.ssa Francesca Maranghi dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) ha illustrato quali sono i rischi e quali i benefici legati all’alimento pesce, con lo scopo di indirizzare le nostre scelte su pesci assolutamente sicuri per i nostri figli.