Anche quest’anno per il consueto scambio degli auguri con amici, clienti e giornalisti, Villa Franciacorta ha scelto il piatto più rappresentativo della tradizione gastronomica bresciana: sua maestà “Lo Spiedo”, il piatto bresciano per eccellenza.
La spiedatura è un vero e proprio rito: lo spiedo deve essere fatto cuocere lentamente, circa 4 ore, la cottura può avvenire a legna (il legno d’ulivo o di vite lasciano un buonissimo profumo), a carbonella (più comoda della legna), oppure elettrica (personalmente la sconsiglio perché si perdono i profumi), una buona soluzione, e abbastanza comoda è cuocere con un mix di legna e carbonella.
La cottura è la parte più divertente e romantica, e alla fine lo Spiedo prende un bel colore rossiccio, il profumo invade tutto il circondario.
Da sempre legata alle tradizioni del territorio, Villa celebra il piatto, tanto amato sia sul territorio che al di fuori della provincia, con i prestigiosi vini della sua collezione.
Per l’abbinamento oltre all’Extra Brut Millesimato Extra Blu 2007, selezionato e premiato con Tre Stelle nella Guida Veronelli 2013, tra i migliori Franciacorta che racchiude la freschezza, fragranza e complessità, per un risultato coinvolgente e inebriante, e al Franciacorta Brut Rosè Millesimato, premiato con le “5 Sfere” della Guida Sparkle – Bere Spumante 2013 e da diverse altre guide.
Molto articolato all’olfatto, questo Franciacorta affascina per la sua rara eleganza aromatica con percezioni di ciliegia, ribes e agrumi. Al gusto risulta fresco, equilibrato e sapido. Il volume e la pienezza del Pinot Nero si dimostra in perfetta sinergia con l’eleganza dello Chardonnay.
Il prolungato retrogusto riflette le sensazioni promesse. Perfetto a tutto pasto, ideale con piatti profumati e saporosi. Come vino importante è stato scelto il Barbera Bianchi Roncalli, il barbera “papale”.
Il nome Bianchi Roncalli, che trae la sua origine dai patron dell’azienda Villa, Alessandro Bianchi e della moglie bergamasca Ivonne Roncalli, parente di Papa Giovanni, venne utilizzato per la prima volta nel 1997 per una riserva a base di Cabernet Sauvignon.
A distanza di dieci anni questo nome è stato ripreso per un’edizione limitata (solo 1.500 Magnum venduti in cassetta personalizzata) di un barbera vinificato in purezza, classificato come il 2° miglior vino rosso di tutta la Provincia di Brescia.
E’ infatti durante l’annata 2007 che la barbera riesce a farsi notare già in fase di vendemmia per le sue caratteristiche eccezionali ed è per questo che Alessandro Bianchi decide di produrre la riserva con quel solo vitigno. Il risultato è un vino color rosso rubino intenso di gran classe, capace di sorprendere grazie all’inebriante profumo.
Si sposa perfettamente con lo spiedo bresciano che, tra l’altro viene cucinato alla Trattoria Borgo Franciacorta, collocata all’interno della grande sede di Villa Franciacorta a Monticelli Brusati.
Prima della robusta abbinata spiedo-barbera (il primo costituito da carne di maiale alternata a tordi e allodole servito con sformatini di polenta e contorno di verdure grigliate, il secondo con una gradazione alcolica che tocca i 14,5) un aperitivo nel granaio con stuzzichini e una minestrina con fegatini, rispettivamente accompagnati da Franciacorta Extra Blu extra Brut millesimato 2007 e Franciacorta Rosè Brut millesimato 2007.
E, dulcis in fundo una carrellata di dolci nel granaio: panettone e pandoro accompagnati per i più golosi con crema di zabaione, e biscotti di cioccolato e rose di Natale e brindisi finale con Franciacorta Rosè Demi-Sec.
Il tradizionale evento natalizio presso le storiche cantine, organizzato dall’azienda franciacortina, imperdibile appuntamento per i tanti amici delle Famiglie Bianchi e Pizziol è stata quindi un’occasione speciale per valutare l’annata nelle sue diverse interpretazioni.
Se poi tutto questo è circondato da un paesaggio incantato e fiabesco, che si è potuto ammirare attraverso le grandi vetrate del salone con vista sui vigneti ammantati di neve, l’atmosfera è ancora più suggestiva. Un’anticipazione del Natale con una bella e sentita festa, il cui successo era annunciato, oltre alla solita squisita ospitalità dei padroni di casa.
“Villa, un vino per ricordare”
Ma lo Spiedo di Natale oltre ad essere un momento per scambiarsi gli auguri prima delle festività, è stata anche l’occasione per fare una riflessione sull’annata che è ormai prossima a finire, un’annata che a Villa Franciacorta nonostante il contesto economico che stiamo vivendo è stata indubbiamente positiva.
La vendemmia si è conclusa al meglio, le quantità raccolte erano leggermente inferiori rispetto alla media, ma la qualità si è riconfermata eccellente.
Le basi che stanno maturando in cantina stanno infatti dimostrando notevoli profumi, buone acidità e ottima struttura. Anche dal punto di vista delle vendite possiamo affermare che Villa Franciacorta non ha risentito delle particolari difficoltà economiche attuali.
Le vendite hanno tenuto sul mercato italiano, confermando, anche quest’anno, un buon incremento sull’ estero.
Sono diversi anche i riconoscimenti ricevuti da guide e riviste di settore nel corso dell’anno.
In conclusione l’annata 2012 ha riconfermato l’andamento positivo di questa azienda che da oltre cinquant’anni rappresenta un punto di forza sul territorio bresciano.
Nel corso dell’evento è stato presentato da Roberta Bianchi un gioco in scatola “Franciacortamania e altro”. E’ una sorta di gioco dell’oca creato dai ragazzi della 3D della Scuola Media Madonna della Neve di Adro, dal 10 dicembre è in vendita a 17 euro su prenotazione presso la scuola stessa.
Il ricavato delle vendite andrà in beneficenza.
Dalla vigna alla cantina, l’unico passaggio possibile è il cuore
La storia di Villa Franciacorta inizia nel 1960 quando Alessandro Bianchi diventa proprietario del borgo medievale omonimo con sede in Monticelli Brusati, una tra le località più rinomate di tutta la Franciacorta.
L’Azienda comprende quasi per intero la Frazione di Villa, antico borgo medioevale ricostruito sotto il dominio della Serenissima come nucleo rurale con particolare vocazione alla produzione di vino. La bella cantina del ‘500 incorprorata nella casa padronale, dove sono apprezzabili alcuni affreschi d’epoca ben conservati, ne è testimonianza.
La Tenuta si estende per oltre 100 ettari, dei quali 25 sono coltivati a vigneto; questi ultimi sono appezzamenti situati in collina, alcuni dei quali posti su terrazzamenti retti da muri a secco detti “gradoni”.
L’Azienda Villa vinifica esclusivamente le proprie uve, e può contare, oltre che sulle antiche cantine, anche su due nuove strutture completamente interrate ed intercomunicanti, che forniscono l’ambiente ideale per una corretta evoluzione di vini e spumanti.
L’amore per la vigna, per la nascita e l’evoluzione dei vini provenienti solo dai cru di proprietà darà vita ad una passione che segnerà per sempre il cuore di questa famiglia.
Oggi, come nei lontani secoli passati, il borgo incanta la vista dei suoi visitatori, mentre la cantina, che rispecchia le diverse fasi nella storia dell’azienda agricola, inebria i ricordi di chi ha potuto degustare, tra le antiche mura del palazzo patriarcale, uno dei prestigiosi vini che compongono la ricca collezione.