Sembra proprio che questo sia l’anno del Monte Olmi, l’Amarone portabandiera della cantina dei Fratelli Tedeschi. Non solo l’annata 2007 si è aggiudicata i 3 bicchieri del Gambero Rosso e le Super 3 Stelle di Veronelli, ma quella 2006 ha spopolato all’asta organizzata dal Comitato Grandi Cru d’Italia a Hong Kong in collaborazione con il Politecnico della regione cinese. Il ricavato dell’asta infatti era completamente destinato al corso di laurea in Hotellerie e Turismo.

L’asta, battuta da Christie’s, si è tenuta il 23 ottobre scorso presso l’Hotel Icon di Hong Kong e i lotti da vendere all’incanto erano 11, in uno dei quali erano appunto comprese le 3 magnum di Amarone della Valpolicella Doc Classico Monte Olmi 2006. La base d’asta per il lotto era stata fissata a 32.000 dollari, ma alla fine il lotto è stato aggiudicato al triplo, ossia a ben 90.000 dollari, che equivalgono a poco più di 9.000 euro. Da solo il lotto con  Monte Olmi ha rappresentato quasi il 10% dell’intero ricavato dell’asta, che ha di poco superato il milione di dollari.

All’evento erano presenti l’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese Attilio Massimo Iannucci e il Console Generale d’Italia a Hong Kong Alessandra Schiavo, mentre nel pubblico si potevano contare molti fra i primi 15 miliardari della classifica di Forbes.

Il vino italiano in Cina ha ancora molta strada da fare, visto che rappresenta soltanto il 7% delle importazioni totali, contro il 50% della Francia, ma Hong Kong rappresenta un’importante porta d’ingresso, e i vini Tedeschi sono già molto conosciuti e apprezzati nell’ex colonia inglese. Per dare maggiore visibilità ai vini italiani il Comitato Grandi Cru ha siglato un accordo con la Camera Nazionale della Moda Italiana, e le boutique delle grandi firme del fashion Made in Italy a Hong Kong esporranno nelle loro vetrine i vini per una settimana.

Nel frattempo, nei vigneti di casa Tedeschi nella Valpolicella Classica continua a ritmo serrato l’opera di zonazione e di caratterizzazione, la medesima che si è conclusa nella primavera scorsa nelle vigne di Maternigo e che ha portato a una perfetta gestione delle piante nel corso di questa stagione così complessa. Nel vigneto Monte Olmi, come in quello di San Giorgio e in tutti gli altri di proprietà dei fratelli Tedeschi, le analisi delle qualità del terreno e delle risposte produttive della pianta stanno già dando risultati estremamente interessanti, che a breve porteranno l’azienda a disporre di una visione scientifica di tutto il parco vigneti. Questo significherà produrre con ancor minore impatto ambientale, con sempre maggior rigore, senza sprechi di mezzi e di risorse e con una capacità di intervento capillare che ben poche altre aziende italiane possono attualmente vantare.

Se è vero che i grandi vini sono quelli che hanno un’anima, è altrettanto vero che la grande anima dei vini dei fratelli Tedeschi poggia su solide basi scientifiche.