Chi non ricorda le immagini televisive del latte dei pastori sardi versato sull’asfalto, come a dire: se non si comprende il lavoro e la fatica fatta per produrlo e non si dà il giusto valore economico ad un’eccellenza del nostro territorio, allora è meglio gettarlo via?

Oggi, in occasione della Pasqua  e della Pasquetta  si può fare un gesto di solidarietà verso un prodotto assolutamente Made in Italy ed i suoi produttori, comprando un pecorino “made in Sardinia”, sostenendo, così,  la filiera dei formaggi di latte ovino, così importante per l’economia dell’isola , che, da mesi, sta vivendo una situazione difficile.

A lanciare la proposta è Assolatte, che invita gli italiani a dimostrare concretamente la loro vicinanza a tutti quanti lavorano per il pecorino. Come? Onorando la tradizione di festeggiare Pasqua, Pasquetta e il primo maggio in compagnia del pecorino, tipicamente gustato insieme alle fave. Una tradizione millenaria per un formaggio dalla storia molto antica, visto che l’allevamento delle pecore e la trasformazione del loro latte risale alle civiltà più remote, a partire da quella nuragica.

Comprare pecorino è il modo più concreto ed efficace per “mettersi dalla parte” della filiera ovina – che va dai pastori che allevano le greggi sino alle industrie casearie che trasformano il latte in questo gustoso formaggio – e dare il proprio contributo a fronteggiare la difficile situazione di mercato, con consumi in diminuzione ed export in pesante contrazione (-40% solo negli Usa nel corso del 2018).

Eppure,  sostenere il settore ovino è semplice e alla portata di tutti (e anche molto piacevole): basta scegliere di acquistare il pecorino che viene prodotto in un’ampia varietà di tipologie, e approfittarne per scoprire i gusti e le sfumature di questo straordinario formaggio.

A questo proposito, ecco alcuni consigli di Assolatte, per gustare al meglio il sapore inconfondibile del pecorino 

Ci sono tante occasioni e mille modi per gustare il pecorino: quello giovane è perfetto per accompagnare l’aperitivo, soprattutto se tagliato a cubetti, è squisito con la frutta secca (soprattutto mandorle e noci) ed è delizioso con le pere, un’altra eccellenza italiana. 

In questa stagione gli abbinamenti “classici” sono quelli con i carciofi, con i cardi e con le fave fresche, e per chi ama osare l’accostamento con fiori freschi eduli, come quelli di lavanda. 

Quanto al pecorino maturo, viene esaltato dall’abbinamento con confetture dolci (ad esempio quella ai frutti di bosco) oppure aromatiche (come quelle di cipolla o di peperoni) e con composte di frutta, con miele e frutta secca, in particolare noci, pistacchi e anacardi.

In cucina il pecorino giovane è l’ingrediente di tante ricette tradizionali (dal pesto alle fondute, dalle frittate ai timballi) ed entra persino nelle ricette di alcuni dolci (come le seadas sarde), mentre quello stagionato è un insuperabile formaggio da grattugia, indispensabile in tante ricette di pasta, sui risotti e sulle paste ripiene.