A Roma un  Seminario di approfondimento sul Montepulciano d’Abruzzo - Sapori News Collocato com’è tra il mare Adriatico e i massicci del Gran Sasso d’Italia e della Majella, il territorio d’Abruzzo beneficia di forti escursioni termiche tra il giorno e la notte che, associate a una buona ventilazione, garantiscono alla vite un microclima ideale per vegetare e produrre uve di straordinaria qualità.

Come il Montepulciano, considerato ormai da diversi anni uno tra i grandi vitigni a bacca rossa d’Italia. L’Abruzzo può essere suddiviso in due zone: quella interna montuosa, che si distingue per un clima continentale e costituisce oltre il 65% dell’intero territorio regionale, e quella litoranea con l’ampia fascia collinare e clima mite.

La viticoltura in Abruzzo risale agli Etruschi che iniziarono nella zona da loro abitata la coltivazione della vite. I romani continuarono tale coltivazione fino a quando con le invasioni barbariche, che causarono la fine dell’impero, anche la vite cessò di essere coltivata. Poi arrivò la fillossera all’inizio del ‘900, che causò la perdita di molti vigneti.
Il protagonista indiscusso della viticoltura dell’Abruzzo è il Montepulciano: in Abruzzo esso trova le condizioni ideali per raggiungere livelli di qualità notevoli.
Per far conoscere e sempre più apprezzare tale nettare, il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo fa un egregio lavoro: farà tappa nella capitale il road show 2019 del Consorzio con il seminario “Abruzzo, un patrimonio in bottiglia”, organizzato in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier, che si terrà venerdì 1 marzo a partire dalle ore 19:00 presso le sale dell’Hotel Rome Cavalieri di Roma.

Guideranno il seminario Daniela Scrobogna, docente della Fondazione Italiana Sommelier, e il professor Attilio Scienza, docente all’Università degli Studi di Milano, che presenterà i suoi studi più recenti sul Montepulciano d’Abruzzo.
A guidare l’assaggio un rappresentante del Consorzio e saranno presenti alla degustazione i seguenti produttori:

Citra – Montepulciano d’Abruzzo Caroso Ris. 2015
Azienda Tilli – Montepulciano d’Abruzzo Lupus 2015
Il Feuduccio di S. Maria d’Orni – Montepulciano d’Abruzzo Ursonia 2015
Cantine Mucci – Montepulciano d’Abruzzo Cantico 2015
Buccicatino – Montepulciano d’Abruzzo Don Giovanni 2015
Terzini – Montepulciano d’Abruzzo Vigna Vetum 2015
Chiarieri – Montepulciano d’Abruzzo Invidia 2015
Cerulli Spinozzi – Montepulciano d’Abruzzo 2015
Tenuta Torretta – Montepulciano d’Abruzzo San Felice 2015
Pietrantonj – Montepulciano d’Abruzzo Arboreo 2015

Il Montepulciano d’Abruzzo, vino principe della regione, si colloca all’interno del panorama produttivo nazionale tra i grandi rossi italiani come un vino importante e poliedrico, in grado di assecondare il territorio da cui proviene.

Una regione, l’Abruzzo, che rientra a pieno titolo tra le più importanti realtà vitivinicole italiane – forte di una storia testimoniata da Ovidio, Polibio e Plinio il Vecchio – e presenta una straordinaria varietà di climi e terreni grazie al territorio incastonato tra l’Adriatico e le montagne del Gran Sasso e della Maiella. Proprio queste peculiarità morfologiche sono perfetto nutrimento per la pianta di vite e danno vita a uve di ottima qualità che permettono di produrre vini eccellenti, orgoglio e vanto della regione.

A Roma un  Seminario di approfondimento sul Montepulciano d’Abruzzo - Sapori News

Valentino Di Campli

«Dopo i festeggiamenti per i 50 anni della Doc Montepulciano d’Abruzzo dello scorso anno, anche nel 2019 il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ha pianificato un ricco calendario di iniziative» sottolinea il presidente del Consorzio Valentino Di Campli. L’appuntamento nella Capitale segue quello di Milano, ma gli incontri per conoscere questo territorio e i suoi vini proseguiranno con Düsseldorf, Londra e Verona.

Harry di Prisco