Il locale, La Casetta Rossoblu , situato all’interno dello stadio Mario Battaglini di Rovigo, è un luogo d’incontro tra giocatori, tifosi e appassionati di rugby, ricca di suggestione ma è l’ideale per chi vuole assaggiare i piatti della tradizione culinaria veneta e mangiare genuino.

Rovigo, capoluogo del Polesine, racchiusa tra due grandi fiumi,  l’Adige e il Po. Una città semplice che custodisce bellezze che solo un occhio attento sa cogliere e apprezzare.  Città a misura d’uomo che si può conoscere tranquillamente camminando.  Ammirare le medievali Torri, Donà e Grimani, che mute resistono agli attacchi del tempo e vigilano sul turista che passeggia nel curato giardino circostante. Con passo lento spingersi  fino a Piazza Garibaldi, visitare il Teatro Sociale, e andare più oltre per raggiungere il Tempio della Rotonda. Soffermarsi in Piazza Vittorio Emanuele, piazza principale del centro storico dove si affaccia il restaurato Palazzo Roverella, sede di importanti mostre. Le opere che sono state esposte, di fama internazionale, hanno richiamato tanti visitatori da tutto il mondo. Altre novità sono in allestimento.
Rovigo una piccola destinazione che sa incantare.
Per conoscere davvero un luogo però, bisogna concedersi una sosta a tavola e assaporare la cucina locale. Trovare mani abili che sappiano riproporre ricette tipiche venete di un tempo lontano. Di possibilità ce ne sono tante e tutte molto “gustose”.

La Casetta pensa rossoblu - Sapori News

Fra queste merita una segnalazione “La Casetta Rossoblu” un posto rustico, semplice ma ricco di sapori intensi fatti di piatti poveri che arrivano direttamente dalla antica tradizione contadina. Il clima è quello casalingo di una volta.
Situata all’interno e all’ombra dello stadio Mario Battaglini, è un luogo d’incontro tra giocatori, tifosi e appassionati di rugby, ricca di suggestione per chi è innamorato di questo sport, ma anche confortevole ed accogliente.

La Casetta pensa rossoblu - Sapori News

Luogo in cui si gioca il “terzo tempo”, che consiste nel bere e mangiare dopo la partita. I giocatori di entrambe le squadre si ritrovano qui con i tifosi per far festa ai vincitori. Un irrinunciabile rituale. Spesso si consuma in allegria il pranzo pre-partita ed altri momenti di aggregazione, oltre alle cene sociali. L’ambizione della Casetta Rossoblu è quella di essere un punto di ristoro e ritrovo senza distinzioni tra piccoli e grandi atleti, con momenti ricreativi prima e dopo l’allenamento. Un luogo davvero speciale dove si possono organizzare cene, riunioni, convegni, feste di compleanno, il tutto accompagnato da simpatia e cordialità.

La Casetta pensa rossoblu - Sapori News

Fausto Forzato, ex giocatore, da 6-7 anni è al timone e gestisce la Casetta Rossoblu, che dal 2014 è aperta al pubblico, mentre prima era un circolo privato. Fausto ammette che la passione della cucina è nata un po’ per caso, quando un amico, circa una decina di anni fa, lo ha introdotto nel mondo della ristorazione. Una passione che condivide con la cuoca Franca Celega che prepara squisiti pasti.
Appena si entra si sente aria di casa che mette il buonumore e l’ambiente invoglia a sedersi a tavola per mangiare e bere in compagnia.

La Casetta pensa rossoblu - Sapori News

Quello che attira subito lo sguardo sono i colori rosso blu degli arredi e tovaglie. Alle pareti fanno bella mostra di sé foto recuperate che raccontano 30 anni di vita  del Rugby Rovigo. Inoltre le maglie consunte dei giocatori che hanno contribuito al successo del Rugby Rovigo incorniciate come dipinti preziosi.

La Casetta pensa rossoblu - Sapori News

Certo non può mancare quella di Mario Battaglini, soprannominato Maci “Maciste”, giocatore e allenatore ma soprattutto uno dei pionieri del rugby in Italia.

Ora il Rugby Rovigo di strada ne ha fatta tanta. Gioca in serie A e due anni fa ha vinto il campionato italiano. L’anno scorso si è classificato secondo.

La Casetta pensa rossoblu - Sapori News

Tutto qui richiama il rugby, perché dice Fausto “noi pensiamo rossoblu”.
La Casetta Rossoblu è aperta tutte le sera, tranne la domenica. Talvolta è chiusa alcuni sabato, in tutto una decina all’anno, quando si giocano in casa le partite del Rugby Rovigo.
In cucina, l’abilità della cuoca Franca e di Fausto fa miracoli. Con un forno, sei fuochi ed una griglia sfornano un menù che potrebbe far invidia ad un ristorante per raffinati intenditori. Tutto quello proposto è preparato ovviamente in modo casalingo e genuino.

La Casetta pensa rossoblu - Sapori News

Nei tavoli si possono contare fino a 100 coperti. Per chi vuole, d’estate le pietanze possono essere servite all’aperto, su tavoli e panche al riparo di una fresca tettoia.
Il servizio ai tavoli è veloce per accontentare subito tutti.
Tra i primi a farla da padrone sono i bigoli alle sarde e la pasta e fagioli ma le trippe alla parmigiana, il mussetto in umido ed il profumato baccalà  a loro volta rubano la scena.
Da non perdere le serate a tema a seconda della stagione. Di solito una al mese.
Per esempio, un detto popolare dei contadini della zona recita “non si butta via niente del maiale” ed ecco allora la serata a tema tutto su ossi e zampetti del maiale. E ancora serate con protagonista la deliziosa zucca o la rustica porchetta, il fumante baccalà o sua maestà lo gnocco.
L’abbinamento cibo e bere principalmente richiede del vino sfuso da pasto. E’ molto richiesta la birra bionda alla spina. A volte birra rossa ed apprezzata è anche quella non filtrata. Del buon prosecco con il dolce … che non manca mai.
Negli anni la Casetta Rossoblu ha ospitato sempre più persone desiderose di gustare cibi particolari in compagnia degli amici. Un bel traguardo e Fausto ne è molto orgoglioso, per un motivo: è frutto del solo passaparola, un meccanismo che funziona soltanto quando qualcosa piace. Il resto lo ha completato Facebook. Qui si possono vedere anche le foto dei piatti ben presentati.
Insomma la Casetta Rossoblu è il ristorante giusto per chi mette al primo posto il piacere della buona tavola, da condividere con gli amici, per trascorre qualche ora in compagnia, senza fretta.
Se a tutto questo aggiungiamo la simpatia coinvolgente del personale che serve ai tavoli è quasi come aver fatto tombola!

 Testo e foto di Dorina Cocca