La riscossa del tiramisù veneto - Sapori News La controffensiva del Tiramisù veneto, lanciata da Tino Vettorello, amministratore delegato di Eat’s, brand della distribuzione di alimenti di nicchia, è iniziata.

I maestri pasticceri di Eat’s questa settimana sforneranno migliaia di porzioni del celeberrimo dolce al cucchiaio, seguendo fedelmente la “codificazione” trevigiana della ricetta depositata dall’Accademia della Cucina Italiana, derivata dalla preparazione che, all’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso, conquistò i clienti del ristorante “Le Beccherie” di Treviso (nelle cui cucine fu elaborata) e in seguito i palati di tutto il mondo, diventando il dolce simbolo della creatività italiana. La riscossa del tiramisù veneto - Sapori News

Perciò questa settimana i clienti delle food hall di Eat’s Milano e Conegliano Veneto (Treviso) potranno acquistare migliaia di porzioni dell’apprezzatissimo dolce. Questa iniziativa è nata per ribadirne l’origine veneta (e trevigiana), in risposta a al Tiramisù Day presso Eataly di Oscar Farinetti, evento che invece parte dalla tesi che a dare i natali al cremoso dessert siano stati, attorno agli anni Cinquanta, due ristoranti del Friuli Venezia Giulia, stando alle ricerche di Clara e Gigi Padovani riportate nel libro “Tiramisù – Storia, curiosità, interpretazioni del dolce italiano più amato”.

Il Tiramisù di Eat’s, invece, è quello della versione più diffusa e accreditata, con morbido mascarpone, centinaia di savoiardi, montagne di uova fresche (tuorlo e albume separati per due diversi utilizzi), zucchero a pioggia, litri di caffè e cacao a go go.