In provincia di Taranto, il Primitivo di Manduria è una delle denominazioni più rappresentative nella viticultura pugliese. In questo angolo di mondo il Consorzio Produttori Vini tiene alta la bandiera del vino pugliese proponendo al mercato mondiale questo vino monotematico

Puglia, terra di vino, e non solo…L’immensa campagna, il cielo luminoso e infinito, i lunghi tratti di pineta che gradualmente introducono spiagge sabbiose e dune ricoperte di fiori e cespugli; o ancora le alte scogliere che dominano un mare trasparente e spumeggiante, i vasti vigneti e i maestosi campi di olivi secolari.

La Puglia ha una cultura vinicola tra le più antiche. Le sue pianure sono state un’oasi per la vite e l’ulivo sin dai tempi dei Fenici e dei Greci. Lo stesso Omero parlava della regione come di un posto dove “la primavera era eterna”, queste particolari condizioni climatiche hanno favorito l’abbondanza e la varietà di pregiati vini. La coltivazione dei vigneti risale alla colonizzazione degli antichi Greci che nel secolo VIII a. C. Oggi, il vino della zona si esprime in una grande varietà di gusti e profumi: intenso, avvolgente, secco, dolce, frizzante, rosso, bianco, rosato; la gamma è tuttavia dominata dai rossi. La regione conta circa 30 D.O.C. (“Denominazione di Origine Controllata” che vuol dire qualità più alta). Vini particolarmente intensi vengono prodotti nella provincia di Taranto, zona della D.O.C. del Primitivo di Manduria.

Consorzio Produttori Vini e Museo della Civiltà del Vino Primitivo, vigneti vecchi di Primitivo

L’avventura del Consorzio ha inizio nel 1928 quando, un ristretto gruppo di “illuminati” vignaioli rilevando un vecchio stabilimento, creò la “Federazione Vini”, un’associazione di produttori che nel 1932 ufficializzerà la sua forma giuridica di cooperativa con l’istituzione del “Consorzio Produttori Vini e Mosti rossi superiori da taglio per la zona di Manduria”.

Le sorti dell’azienda si intrecciano in maniera indissolubile a quelle del prodotto principe del territorio il “Primitivo di Manduria”, vino dapprima relegato al basso rango di vino migliorativo, destinato cioè a irrobustire le blasonate etichette francesi e del nord Italia, poi bistrattato e umiliato durante gli anni bui del metanolo ed infine risorto quando intorno alla metà degli anni ’90 si è deciso di operare un’inversione di rotta puntando sulla qualità e sul valore aggiunto della bottiglia. Il Consorzio Produttori Vini dispone oggi di 900 ettari di vigna, più della metà ancora allevata con il tradizionale sistema ad alberello e difende strenuamente il lavoro di piccoli artigiani del vino, gli unici a potersi fregiare dell’appellativo di Maestri in Primitivo. Iniziò così la grande capacità di inserimento del Primitivo nei mercati dell’Italia e del Mondo.

Grazie al marchio Primitivo Wine Tour, la Cantina offre ai turisti la possibilità di visite guidate al Museo della Civiltà del Vino Primitivo, nato con una forte vocazione alla memoria, e varie proposte di degustazione guidata alle etichette prodotte. Sono possibili anche visite guidate all’area produttiva e ai vigneti, con possibilità di prendere parte alla vendemmia durante il periodo di raccolta.

Museo della Civiltà del Vino Primitivo (Manduria)

Il suggestivo percorso espositivo si articola in oltre trenta antiche cisterne ipogee della ottocentesca Cantina, oggi divenute originali ambientazioni tematiche. Un percorso aperto al pubblico di enoturisti, appassionati del vino Primitivo e della civiltà contadina, il Museo propone anche degustazioni di vino accompagnate dai sapori dell’autentica tradizione gastronomica contadina, durante le quali quali vino e cibo sono illustrati e raccontati come parte della locale storia.

…Una cantina che non si è mai unita a questo disinvolto processo di spersonalizzazione del Primitivo, ma ne ha sempre rispettatole caratteristiche, sforzandosi di renderle appetibili ai consumatori e ai mercati di oggi…

Primitivo di Manduria Dop Riserva “Sonetto” 2010 – Consorzio Produttori Vino di Manduria

Vino non filtrato e non refrigerato, l’eventuale presenza di sedimenti è da ritenersi naturale, si consiglia la decantazione prima della degustazione. Vinificazione in rosso con macerazione lunga a temperatura controllata; affinamento due anni in barriques di rovere francese Allier. Presenta un colore rubino inteso. Profumi miscelati di frutta matura, more e ciliegie, legati a un mix di spezie. Sapore secco, caldo, leggermente morbido e persistente. Equilibrato e di buona acidità al gusto. Abbinamento consigliato: selvaggina, secondi piatti a base di carne.

Leggiadro Spumante Rosato -Consorzio Produttori Vino di Manduria

Varietà dell’uva: 100% Negroamaro, Metodo Classico (rifermentazione in bottiglia, affinamento sui lieviti fino alla sboccatura). Gradazione alcolica 12,50% vol – Colore: rosa tenue con fine e persitente perlage; Profumo: fragrante e fruttato; Sapore: piacevole, morbido e sapido. Perfetto abbinamento per tartare di pesce, antipasti, pesce affumicato, torte salate

Leggiadro Spumante Bianco – Consorzio Produttori Vino di Manduria

Vitigno: Fiano, Malvasia Bianca; varietà dell’uva: Fiano 80%, Malvasia Bianca 20%. Metodo Classico (rifermentazione in bottiglia, affinamento sui lieviti fino alla sboccatura); Gradazione alcolica: 12,50% vol – Colore: giallo tenue con riflessi verdolini; Profumo: fragrante di lieviti, crosta di pane con note delicate di nocciola; Sapore: secco, morbido e piacevolmente setoso. Ottimo come aperitivo, accompagna antipasti, delicati primi piatti e secondi di pesce.

Mariella Belloni