E’ stato pubblicato il mese scorso un bel libro dal titolo: Sulle Ali del Barolo. Appunti di viaggi, a cura di Gianni Gagliardo, (160 pagine, illustrato a colori e in bianco e nero,  Cinquesensi  Editore in Lucca, 15 euro).

Introduzione di Aldo Cazzullo, nel libro, appunti di viaggi, dalle Langhe, al Furgone, poi Mosca, Casablanca, Roma e Napoli, San Paolo, a Torino, solo per citarne alcune, un percorso affascinante e sorprendente.

Queste pagine derivano dal backstage di uno dei più prestigiosi protagonista del Barolo, che viaggiando scrive per farsi compagnia con il suo smartphone.

Il Barolo non si beve soltanto ma si può leggere con lo stesso piacere. Ce lo insegna Gianni Gagliardo in questi suoi appunti di viaggio alla ricerca di tracce consistenti di questo grande vino italiano in ogni parte del mondo, annoverato come il re dei vini.

In copertina e all’interno del libro, troviamo gli abili e preziosi acquerelli di Vincenzo Reda sostengono questo viaggio di parole con il loro fascinoso segno.

Scrive Gagliardo: Storie di uomini e vigne, alcune folli e altre pianificate come non mai; alcune affascinanti e altre banali con vini che assomigliano sempre un po’ a chi li ha prodotti, senza emozione quando devono fare denaro e con grande fascino nati con amore e passione. Ho favorito i ricordi di alcuni luoghi e uomini che mi hanno lasciato un sorriso che mi ritorna ogni volta ripensandoci…

L’autore, nato a Monticello d’Alba, nel Roero, poco dopo i vent’anni si trasferisce a La Morra, nelle Langhe, dove scopre il Barolo e il suo mondo e ne diventa protagonista.

I viaggi continui, che lo hanno reso cittadino del mondo, hanno maturato in lui la convinzione del valore marchio comune del Made in Italy, “Piemonte”, “Barolo” e della sua promozione.

Ha fondato l’Associazione produttori Favorita, inventando e portato al successo mondiale l’Asta del Barolo e fondato la prestigiosa Accademia del Barolo allo scopo di divulgare la cultura del Barolo nel mondo.

 

Giuseppe Lippoli